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ESPORSI ALLA LUCE PER COMBATTERE LA DEPRESSIONE AUTUNNALE


In autunno, si sa, molte persone vivono una sorta di depressione.Le giornate si accorciano, aumenta il freddo e diminuisce il tempo in cui si può stare all’aperto durante il tempo libero. E così che si innesca quella che viene chiamata SAD, ovvero la sindrome da disturbo affettivo stagionale.Tale sindrome sembrerebbe presentarsi sempre in questa stagione proprio a causa della diminuzione delle ore di luce. Quale terapia migliore, dunque, se non proprio quella della luce? Ovviamente non si possono allungare le giornate né tantomeno renderle più luminose, tuttavia pare si possano utilizzare delle apposite luci per star meglio.Tra i sintomi della SAD si considerano anche la letargia, la mancanza di interesse verso il sesso, disturbi del sonno ecc. Le persone colpite, secondo dati britannici, sarebbero una percentuale abbastanza alta: il 17% delle persone. Mentre a una percentuale più ridotta (circa il 7%), si presentano sintomi molto più lievi, che prendono il nome di “winter blues”.La soluzione, comunque, è uguale per tutti: si chiama Light cafés e si tratta di una terapia basata sull’installazione di luci che arrivano fino a 3.000 lux (misura della luminosità). Secondo Victoria Revell, esperta di cronobiologia all’Università del Surrey, «Si tratta di benefici sia fisiologici che sociali. Utilizzando la terapia della luce in questo modo si può aiutare il nostro sonno, i livelli di energia e migliorare le nostre prestazioni».Durante i mesi freddi, per via della ridotta quantità di luce, il nostro corpo produce una quantità eccessiva di melatonina, e riduce drasticamente quella della serotonina – l’ormone che ci aiuta a sentirci meglio interiormente.«Un ruolo chiave della luce è quello di sincronizzare il nostro orologio circadiano per 24 ore al giorno», aggiunge Revell. E’ dunque evidente che le persone che soffrono di SAD hanno bisogno di quantità maggiori di luce per regolare il loro orologio biologico.Oltre alla luce, spiegano gli esperti, l’ideale è nutrirsi di cibi del “buonumore” come il cioccolato, l’avena, i datteri, le banane, le noci, il latte, carboidrati derivanti da farine integrali e le uova. Quello che rimane sempre in pole position, nell’alleviare tali disturbi, resta sempre il buon vecchio cioccolato. Alimento che contiene molto triptofano, sostanza stimolante la produzione di serotonina nel corpo.Infine, l’ultimo consiglio è quello di stare il più possibile all’aperto nelle ore più calde e luminose della giornata. Senz’altro la luce naturale è ancora meglio di quella artificiale.Fonte ed articolo completo al seguente indirizzo : http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/salute/articolo/lstp/428558/Per approfondimenti: http://www.iltuopsicologo.it/test_depressione.php