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MAL DI SCUOLA


Secondo un articolo pubblicato su LiveScience, però, quando i piccoli studenti trascorrono un po' di tempo senza andare a scuola è possibile che il disagio di ritrovarsi tutto a un tratto immersi «a tempo pieno» in una situazione poco famigliare si trasformi in sintomi fisici reali. L'ansia per la scuola, che interessa il 5 per cento dei piccoli americani, assale indifferentemente bambini e bambine, in special modo quelli di 5, 6, 10 e 11 anni di età: tanto più lunga è stata l'assenza dai banchi, tanto più difficile è il rientro. Così, chiaramente, la riapertura delle scuole a settembre è il momento in cui si registra il maggior numero di casi, ma il fenomeno si presenta nel corso dell'intero anno. E così il piccolo piange, chiama la mamma e vuole ritornare a casa. A SCUOLA LO STESSO - Secondo Lori Crosby, del reparto pediatrico del Children's Hospital Medical Center di Cincinnati, a meno che non vengano identificati i sintomi di una malattia contagiosa o non sia effettivamente presente la febbre, i genitori dei bimbi in questione dovrebbero ugualmente mandare a scuola i propri pargoli. «In caso di dubbi è sempre consigliabile sottoporre i bambini a visita pediatrica», sottolinea la Crosby identificando alcune delle ragioni per cui i bambini sviluppano questa forma di malessere. Tra queste, oltre all'ansia da separazione dalla casa e dalla mamma, vi può essere il timore di essere rifiutati dai compagni, la paura di finire vittime dei piccoli bulli, preoccupazioni per qualcosa che riguarda la famiglia (mamma e papà che non vanno d'accordo), ansia per compiti e interrogazioni, problemi nell'apprendimento. In tutti i casi, i bambini devono essere supportati e aiutati, e in tal senso può valere la pena di rivolgersi a uno psicologo per un consiglio e parlare con gli insegnanti.ARTICOLO COMPLETO AL SEGUENTE INDIRIZZO:http://www.corriere.it/salute/08_settembre_04/mal_di_scuola_bambini_1fec5634-7a74-11dd-a3dd-00144f02aabc.shtml