Not Only Dogs

Il mistero del cane che visse due volte (articolo di repubblica)


http://roma.repubblica.it/rubriche/al-lupo/2012/05/30/news/il_mistero_del_cane_che_visse_due_volte-36224258/Tilla è una cagnolina nera, abitava presso una famiglia di Riano che le voleva bene. A ottobre, il cancello del giardino rimane aperto per errore e un brutto incidente la riduce in fin di vita. La padrona, disperata, la porta di corsa a un canile-rifugio di Capena, che offre servizio veterinario privato. La dottoressa dice che non c´è nient´altro da fare se non l´eutanasia: si assumerà lei il triste incarico. Così la signora, troppo sconvolta per assistere, se ne va affidandole Tilla. Ma un mese dopo, per straordinaria coincidenza, un´amica che conosce bene il cane capita al rifugio e scopre che Tilla non è affatto morta. Incredibilmente, Egle ritrova la cagnolina paralizzata agli arti posteriori e dotata di passaporto, in procinto di partire per la Germania. Dapprima i responsabili della struttura le dicono che una facoltosa coppia romana ha deciso di adottarla e, seduta stante, di portarla con sé in viaggio di piacere. Poi, di fronte alle proteste di Egle, che stupefatta avverte la proprietaria, sopraggiunge a reclamare il cane la furibonda titolare austriaca di un´associazione specializzata in adozioni all´estero, attiva soprattutto nel Lazio. Ne nasce uno scontro molto aspro, vengono chiamati i vigili presso cui Egle e la padrona di Tilla, recuperata fra le lacrime e oggi accuditissima con carrellino da disabile, sporgono una denuncia che si spera venga considerata con attenzione.L´incontrollato affido di cani e gatti nei paesi stranieri, vere tratte verso l´ignoto con l´avallo di comuni e Asl, che invece di sterilizzare e applicare la legge si sbarazzano lieti dei randagi, è diventato spaventoso in tutta Italia, e non da ultimo nella nostra regione e a Roma. Attenzione: l´accalappiamento illecito di animali vaganti, i furti, le colonie feline decimate, i cani liberi accuditi che scompaiono, la pericolosità di lasciare i propri amici in auto o legati fuori dai negozi, non sono affatto leggende metropolitane.al_lupo@repubblica.it