Notte che consola

ciao Franca


 
Ciao Franca, oggi abbiamo detto il rosario da Rosy e la tua sedia vuota mi ha ferito. Sono arrabbiata con te, perché? Fino all’ultimo hai pensato a tenere la casa in ordine e pulita, ho davanti agli occhi l’ultima volta che sei stata sulle tue gambe, eri su uno scaletto a pulire uno stupido lampadario…quante ore hai sprecato…quanta fatica per non vivere, per morire senza vedere sole… Amica mia, dolce donna che adesso vedi e capisci molto più di me...hai sofferto e ora sei in pace… io continuo a pregare per te, anche se adesso sei tu che puoi aiutare me. Tuo marito mi ha detto nel suo sfogo che tu mi avevi scelto e che ero il tuo angelo custode…e ora tu sei il mio… ho pianto quando nessuno mi ha visto, ho morso la bocca perché il dolore che vedevo intorno a me era indescrivibile, ma consolata dal fatto che tu ora non senti più dolore. Il cancro è una bestia che ti ha sbranata, proprio un anno fa pregavamo con lo stesso rosario per te… racchiuse come un cerchio intorno a te, ed io ho voluto esserci, tu l’hai voluto ed io ci sono stata, anche quando davvero non ce la facevo più a sentire quelle urla. Ho lasciato che tu ti appoggiassi a me, ci sono stata con tutto quello che ne consegue: un enorme vuoto, e un senso di smarrimento.  Quest’anno Pompei senza te non sarà la stessa cosa… ti ricordi la promessa che mi avevi fatto??? Beh non l’hai mantenuta … ma lo farò io per te… ti voglio bene angelo dagli occhi blu, tu gioiosa creatura, che con la semplicità di una margherita riuscivi a far risplendere tutto ciò che toccavi…