Notte che consola

decisioni...


 
Oggi sono qui, più viva di sempre, le scelte pesano, e gli equilibri quelli tranquilli si rompono.Sento che devo agire, che devo costruire, per me…questa volta solo per me… e qualcuno mi ha chiesto come si fa a pensare di costruire ancora dal niente che mi attornia …Ed io non mi lascio abbattere non c’è dolore che può atterrarmi finché Dio illumina la mia mente… e se mi avessi sorpresa a scrive una frase del genere qualche anno fa mi sarei messa a ridere… e pure la forza che sento nelle mie vene non è la mia…E una mattina nella mia corsa solitaria ho trovato la risposta dentro di me : tornerò a studiare, perché me lo merito, perché valgo di più di quello che mi circonda, perché voglio darmi una possibilità in più… qualcosa che possa lasciarmi credere che sto costruendo qualcosa per me. Lo so sono 7 anni che non prendo un libro in mano, lo so sarà devastante in alcuni momenti, ma sono più ambiziosa della stanchezza, dei colpi bassi… userò la mia rabbia per trasformarla in qualcosa che mi spingerà più lontano.E quando un padre ti grida che sei illusa, tu chiudi la porta e china la testa per impegnarti di più.E quando una madre si appoggia a te, tu lasciala fare e difendi anche lei da se stessa.E quando a lavoro sarà stancante e stressante, tu insisti di più e pensa all’obiettivo.E quando il tempo per noi sarà poco, tu ama di più e dillo di più.E quando la casa avrà un po’ di polvere in più, tu copri gli occhi…non essere fissata come al solito.Non pretendere la perfezione da te… convinciti che esiste una cosa di importante la tua vita e chi la vorrà dividere con te.