Notte che consola

terza parte ''un attimo di pazzia''


Dove siamo:    “Luisa una donna dalla doppia identità;di mattina la giovane madre e di notte una raffinata prostituta;incontra Alberto,uomo dall’aspetto fiero e concreto. Distrattamente Luisa tampona,senza sapere, la macchina di Alberto,il quale invece di prendersela, le chiede di andare  a prendere qualcosa al bar…”  <<lo sa l’avevo già notata nel negozio e sono rimasto affascinato da suo comportamento.>> Luisa quasi non parlava,le piaceva quell’uomo,e sentiva un tale trasporto verso le sue braccia che quasi ne aveva paura.Alberto continua dicendole << le va di rivederci di nuovo?>> Luisa prima accenna ad un si con la testa,poi <<si…volevo dire no! Ho troppi impegni!>>Alberto la guarda dolcemente,la prende su per la vita,e le dice:<<d’accordo,ma deve concedermi almeno un bacio.>><<ma cosa dice,lei è impazzito…>>Ma appena lui le sfiora le labbra con la sua bocca,cede senza più opporsi.Le piace quel gusto,e quel presa forte la fa sentire protetta. I due visi si allontanano,ma il viso di lei è ancora visibilmente arrossito.<<sono molto contento di averla conosciuta,questo è il mio numero>>mentre le poggia un biglietto da visita tra le mani <<se cambia idea,mi può chiamare,ne sarei felice.>>e se ne va.Luisa rimane immobile a fissare quel foglietto,lo tiene stretto quasi per paura che possa volarle via.Eppure sa che va contro le sue regole,contro quello che è. Si avvicina ad una pattumiera e si appresta a gettare quell’ultimo resto di quell’uomo,che come un uragano le ha annebbiato la vista,ma proprio quando sta per mollare la presa,di scatto lo getta nel fondo della sua giacca senza neanche leggerlo…in fondo pensa è solo il ricordo di un attimo di pazzia.Notte Serena