Notte che consola

quinta parte "una donna come tante."


Dove siamo: “Luisa,ha deciso di incontrare Alberto,dopo una telefonata fatta in un momento in cui la solitudine era troppo insopportabile . È  arrabbiata e nello stesso tempo affascinata da quell’uomo tanto misterioso,e il desiderio di vederlo cresce mentre combatte sul ring della sua ragione…”  Il cuore le sussurra,la fa sentire irrequieta. Mentre sceglie come vestirsi si sente come una adolescente che deve uscire con il suo primo fidanzatino. Ha la sensazione di essere quasi ridicola,prende il vestitino rosso,con una scollatura poco evidente sul davanti,ma che lascia una schiena scoperta,donando all’occhio un incantevole spettacolo. Sceglie le calze velate color carne e una biancheria intima dolce e semplice. Stasera voglio essere una donna come tante ,questa è la frase che le gira nella testa.Entra sotto la doccia calda,il corpo nudo e rotondo,si bagna dolcemente. Il bagnoschiuma all’orchidea invade la stanza con il suo profumo. L’acqua calda in genere la rilassa,eppure lei non riesce a capire il motivo di tanta agitazione,di uomini vestita da Simona ne ha conosciuti molti,ma quell’incontro la fa sentire male. Esce dalla doccia si avvolge con una asciugamano,ed incomincia a passarsi una crema con la speranza che possa ammorbidire non solo la pelle,ma anche i sui sensi.  Inizia a mettersi la biancheria discreta,elegante e rigorosamente nera. Infila le calze con un fare dolce,mentre accarezza la sua pelle,un brivido le percorse la schiena. Poi adagia la stoffa sul suo corpo meraviglioso che scopre le gambe quanto  basta.Il rossetto rosato ed un trucco leggero fanno risaltare i lineamenti praticamente perfetti del suo viso.Il tempo passa veloce,lei è in subbuglio,non capisce perché,ma non ci vuole pensare,scende le scale di corsa.È in macchina,ogni semaforo è un pugno allo stomaco,la rabbia contro di lui era scomparsa,la sua era solo attesa snervante. È arrivata,parcheggia,lui è già lì,stupendo come sempre nel suo vestito scuro,e tra le mani una semplice eppure splendida margherita.Luisa scende,è bella,anzi bellissima,gli occhi di Alberto quasi in un movimento involontario si stringono come in un sorriso,la guarda e si sente morire,la desidera come non ha mai desiderato nulla,eppure non sa nulla di lei,non sa se è sposata,se ha figli,ma si convince che quell’angelo non può che essere una donna straordinaria.Lei lo saluta con un bacio sulla guancia,mentre lui le porge la margherita che le aveva portato:<< è bellissima,grazie mille.>>lo ringrazia,e lui con fare delicato:<<ma le pare,non è nulla rispetto alla sua bellezza. Posso chiederle il suo nome?>>e lei  confusa risponde:<<io mi chiamo Sim…voglio dire io mi chiamo Luisa,io conosco già il suo nome,lei si chiama Alberto!>> Alberto sente la sua ansia,che poi è anche la sua e quindi cerca di calmarla:<<bene,ora che le presentazioni sono state fatte,possiamo anche darci del tu.>>più rasserenata Luisa propone: <<va bene,allora che ne dici di entrare,incomincio ad avere freddo.>><<ho un’idea migliore,ti fidi di me? seguimi e non te ne pentirai!>>Notte Serena