MOMENTI

VERONICA SCRIVE....


 FACEBOOKHo sempre pensato che Facebook sia un mezzo di comunicazione e diffusione delle informazioni molto potente. Ha il grande pregio di entrare nelle case della gente a costo zero, di mettere in contatto molto velocemente persone con interessi comuni, nel nostro caso con storie di vita simili e percorsi tortuosi. Ma così come è uno strumento eccezionale in positivo, ho avuto modo di constatare che può esserlo anche in negativo. Chiunque oggi può fare informazione utilizzando questo strumento e senza saperlo e senza volerlo può contribuire a fare cattiva informazione, seppur in buona fede. Ogni giorno nascono nuovi gruppi sull’endometriosi, tutti rispettabili nelle finalità prefissate. Ci sono gruppi che cercano di riunire donne della stessa città per condividere le paure e le informazioni su questa malattia, ci sono gruppi che cercano di smuovere lo Stato per il riconoscimento dell’invalidità, ci sono gruppi che parlano di ricerca e di raccolta fondi e firme, altri ancora che pubblicizzano centri privati a pagamento. Da sempre scettica e titubante per quanto concerne la “concretezza” di questo Social Network che comunque permette ad un solo utente di creare più profili e non mi risulta che una qualche battaglia mediatica su Facebook sia mai stata ritenuta valida al fine di ottenere qualcosa giuridicamente, ho scelto di cancellarmi da tutti i gruppi che parlano di endometriosi e di non aderire in futuro a nessun altro gruppo che non sia quello ufficiale dell’APE, associazione di cui ne condivido la filosofia, che si prefigge di sostenere la donna con endometriosi e di informarla correttamente. Ritengo questa mia scelta necessaria per non disperdere energie preziose, per non creare confusione aderendo ad un gruppo piuttosto che ad un altro e soprattutto per essere certa che venga fatta informazione corretta “in casa nostra”. Chiedo scusa quindi alle mie amiche che hanno aperto diversi gruppi sull’endometriosi se mi cancellerò e se non aderirò a quelli futuri che nasceranno, spero non sia visto come un gesto di maleducazione nei vostri confronti. Non vuole di certo esserlo. Veronica  Io condivido in pieno!!!