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Amaro e graffiante l'ultimo Allen


SCANZONATO E AMARO....       Graffiante l'ironia al vetriolo dell'ultimo Woody Allen. Una (tragi)commedia brillante! che ha per protagonista "un uomo con un ampia visone del mondo circondato da microbi!"che ha paura della morte e si da la pena di vivere.. per una fugace felicità che si offre al genere umano a dosi omeopatiche.                        
 Si ride e si sorride nell'ultimo film di Woody Allen mentre il suo alter ego cerca di negare senso della vita.Cinico e spietato.Filosofo.In bilico tra humor e disincanto.Ironico,e si sa l'ironia è segno di intelligenza e di attenzione alla realtà:una realtà che comprende l'uomo e il mondo o forse l'uomo nel "suo" mondo (microcosmo) contaminato dalla stupidità e dalla superficialità di chi spesso ci rende la vita "peggiore di quello che dovrebbe essere", un mondo in cui però c'è ancora spazio per il caso.. o per il fato e la sua provvidenziale e disarmante Melody!
 "Non è importante chiedersi cosa faccio per vivere ma perchè mi do la pena di vivere" si domanda il protagonista che, rivolgendosi a noi come a teatro, ci interpella.Eravamo stati avvertiti: se siamo l' idiota di turno che vuole sentirsi bene ad ogni costo allora dobbiamo interrompere la visione. Un massaggio ai piedi è più gratificante, ci farà sentire decisamente meglio. Nel suo cupo cinismo e nella sua saggia avvertenza il vecchio Boris/Allen fa la sua professione di fede  in questa nostra "specie fallita"! Arriveremo ai titoli di coda... divertiti e interrogati! Si vive da vivi e si vive da morti! Forse da vivi si pena di meno! E' un protagonista con tante domande e con troppe risposte Boris ... Alcune vere, alcune false. E nonostante tutto ancora aperto alla melodia e alla sua grazia!M.Cristina Lucchetta