nottinghil

Ci riprovo


riprova scrivere emozioni che per piu' di un anno ho trattenuto nell'anima.Affetta da ictus nel gennaio 2010 con perdita totale della vista all'occhio sinistro, e' stata dura ma proprio tanto, fingere di stare bene per la tutela delle figlie, per non sembrare debole nei confronti di unn compagno che conoscevo solo da sei mesi, per due genitori anziani e spaventati dall' accaduto.Brutte sensazioni mai raccontate, solo oggi trovo la forza di scriverle, paure ed ombre scure che mi assalivano, difficolta' di percezione dello spazio , difficolta' della profondita', abbassamento dell'udito,a chi raaccontre tutto cio'? a volte bisogna essere forti sia per se stessi ma sopratutto per chi ti sta affianco perche' solo chi vive la sofferenza ha il giusto metro , chi sta vicino e' sempre in allerta e non si concede pause che solo il malato puo' permettersi.Il 28 gennaio del 2010 sono rinata , queso e' quello che mi hanno detto i medici alle mie dimissioni dall'ospedale, ed e' da quel giorno che guardo a con occhio diveroi tutto' cio che mi circonda, piu' tempo passa e piu' sento il bisogno di circondarmi di persone con valori morali ed etici della vita semplici,impresa dificile se non quasi impossibile.Dopo il problema avuto ho osservato i diversi comportamenti delle persone che mi affiancavano, le reaziioni sono state moltepli, c e' chi e'corso a fare esami del sangue, smettere di fumare e qualcuno addirittura mangiare senza sale, altri hanno fatto la classica telefonata formale del come stai e come mai sia accaduto, manco se io avessi la palla di cristallo, sarebbe stata la stessa telefonata se fossi morta solo con un unica parola "condoglianze", altre persone hanno fatto due telefonate per mettere a tacere i sensi di colpa, alcuni amici invece si tenevono in stretto contatto telefonico per sapere come stavo, qualcuno e' venuto a farmi compagnia alcuni pomeriggi, mentre l'unica persona con cui condividevo un'amicizia da piu' di dieci anni ha ben pensato proprio in quel periodo della mia vita dove ero indebolita e cofusa farmi un torto che nonostante la mia buona volonta' ad esercitare il perdono mi risulta difficile .Oggi a distanza di un anno e tre mesi sembra che tutti se ne siano dimenticati, mi trovo sola e con problemi economici da affrontare , i tempi sono duri e io mi sento tanto stanca, sono un insegnante di scuole medie e nonostante le mie difficolta' momentanee adesso mi preparo per partecipare al concorso di dirigente scolastico incrocio le dita e incrociatele anche voi per me e fatemi un grosso in bocca al lupoGrazie a tutti