diario paterno

22/11/2008


Ciao piccolino, come stai? Io un pò male, per questo oggi non lavoro ed ho un pò di tempo per scriverti. Sarà che quando non stò bene mi sento più vecchio di quel che sono, ma proprio di questo ti volevo dire. Tu avrai un babbo vecchio, oggi è quasi normale perchè in tanti fanno figli dopo i quaranta, ma non è giusto per te. Purtroppo non son riuscito a sbrigarmi più di così, non ho potuto "farti" prima.Prima dei 35 non conoscevo tua mamma e le tipe con cui sono stato (e comunque tu saresti stata/o diverso/a con un'altra mamma) non le vedevo adatte a fare le madri. Forse lo erano e non ce le vedevo io, ma comunque non le vedevo vicine a me come mie compagne per la vita con cui poter avviare un progetto grandioso come un figlio.Per cui è andata così.Gli otto anni successivi sono serviti per creare le condizioni giuste, non economiche visto che siamo entrambi precari, in affitto e in rosso in banca, ma le condizioni psicofisiche (non scordarti che comunque tu ci hai messo un anno e mezzo per deciderti a vivere).Tornando al discorso "lavoro" bisogna dire che tuo babbo (cioè io) non lo ha mai considerato una ragione di vita, dovendo lavorare per vivere ho cercato di fare quello che mi piaceva anche se malpagato.Non ho lavorato nè troppo nè troppo poco, non sono uno stakanovista nè un'assenteista (pur avendo lavorato nel pubblico, checchè se ne dica), lavorare quanto basta, QB.QB per quello che guadagno e guadagnare QB per vivere.Non ho mai fatto straordinari per pagarmi stronzate, certo ho buttato via soldi ma finchè ne avevo, senza indebitarmi, non ho nulla, ma neanche debiti.Quindi tranquillo, non avrai una eredità neppure negativa.