diario paterno

23/4/09


La musica.La musica è la più diretta fra le arti e ti taglia la carne come un coltello arrivando fino all'anima.Passa per meno filtri rispetto alla pittura, coinvolge tutto il corpo.La musica e la danza sono alla base della socialità, dove c'è musica si balla e dove si balla c'è l'odore delle persone... ma delle musiche non posso farti nessuna lista perchè la musica si ascolta tutta, con curiosità.Io ho conosciuto vari generi musicali grazie alla radio e agli amici, il Jazz l'ho conosciuto grazie ad un collega, Pino Daniele grazie ad un'amica.Le musiche irlandesi con relativi balli, la new age, Pink Floyd, Led Zeppelin... Tangerine dream, Popol Vuh, Peter Gabriel... di tutto e di più, salsa e merende, e poi ciliegina sulla torta, cantando in un coro ho conosciuto tua mamma, quindi si può ben dire che tu sia figlio di un blues, di un gospel e di un canto di lavoro. Un incrocio fra sixteen toons, amen e banana boat.Quando io ero piccolino, negli anni 60, pareva che i giovani avrebbero cambiato il mondo con la musica, poi il mondo ha cambiato i giovani con la droga e con falsi miti di progresso. Ora si parla di musiche che darebbero effetti stupefacenti... per cui niente di nuovo sotto il sole. La musica stupefà comunque, esalta, senza bisogno di additivi alcoolici e psicoattivi, per quelli basta guardare un tg.La musica và sempre bene, i tg te li evito.