diario paterno

24/4/09


Ti scrivo prima di dormire per dirti due parole sulla tua prima festa della liberazione che sarà domani 25 aprile.E' proprio la tua festa, perchè tu sei ancora alla macchia (imboscato!), ancora non sei stato schedato e finchè stai lì non lo possono fare!A parte le battute chissà cosa sentirai fra sei/sette anni a scuola, cosa ti racconteranno dicendoti che è STORIA.Io ho conosciutto dei partigiani, ma fra un pò (non voglio portare sfiga) non ne rimarranno molti, ne ho intervistati diversi quando andavo alle medie per una ricerca e poi ho visto documentari e ricostruzioni e films, ma la liberazione non l'ho vista con i miei occhi.Qualche anno fà i festeggiamenti erano pomposi, quasi religiosi verso i martiri della liberazione, oggi vogliono fare martiri anche quelli che li hanno uccisi e qualcuno dice che i primi non erano eroi ma delinquenti.Vedi piccolo mio queste cose sono complesse ma guardate togliendo le lenti rosse bianche o nere qualcosa si capisce: la Storia la scrivono i vincitori, se la seconda guerra mondiale fosse stata vinta dai nazifascisti, la storia l'avrebbero scritta loro e i martiri e gli eroi sarebbero stati repubblichini e non partigiani.Oggi che governano partiti che derivano dal fascismo o comunque da una "cultura" di destra, stanno cercando di riscrivere la storia per far passare anche i loro morti come martiri ed eroi e tutti i partigiani per delinquenti comuni che hanno approfittato della liberazione per rubare e uccidere... allora in nome della riconciliazione nazionale diciamo che tutti i morti sono uguali e non ci pensiamo più!Vedi amore mio non dovrebbe essere morto nessuno, non ci sarebbe dovuta essere nessuna guerra e il valore della vita umana è impagabile, non esistono "perdite accettabili", nessuna perdità sarà mai accettabile, di nessuno, qualsiasi idea abbia, ma se uno muore perchè degli innocenti non vengano fucilati e se uno del plotone d'esecuzione viene poi ucciso, sono entrambi morti, ma non per valori ugualmente condivisibili e se hanno entrambi dignità umana, il loro sacrificio non ha la stessa dignità.Questo è quello che penso io, tu metti sempre in discussione tutto, anche quello che ti racconto io, fatti una tua idea e non prendere mai per buone "le verità della televisione".Penso che il 25/4 sia da celebrare con lo studio e la ricerca, non con i fiori, anche perchè se la storia ha un senso è quello della memoria perchè, altrimenti  "quel c'ha da gnir incion s'arcorda" (quel che succederà... nessuno se lo ricorda).Buona liberazione piccolino.