SENSI & CONTROSENSI

SONO FUORI...E NON SUL BALCONE :-)


Non sempre quando dico “io” parlo di me, come non sempre quando scrivo “lei”, parlo di un’altra.A volte sono io, a volte è lei. Lei chi?Solo chi mi conosce profondamente può capire quando la mia sofferenza è personale o dovuta alla sofferenza altrui. Spesso mi sento così inutile e superficiale che la mia serenità diventa un privilegio che non posso o non voglio concedermi.Ricordo quando da bambina venivo pesantemente  disapprovata se avanzavo il cibo nel piatto… ancora oggi sento le parole di mia madre:”Dovresti andare in Biafra, dove ci sono bambini che muoiono di fame!” Mi sentivo solo una sciocca bambina capricciosa, ma non mi è servito a finire il cibo "che mi veniva offerto senza meritarlo”,  ho mantenuto  questa pessima abitudine, oltre al fatto di aver sviluppato un rapporto conflittuale col cibo…Da sempre l’ho usato come arma di ricatto, per ottenere ciò che con la ragione non avrei ottenuto, a volte ho vinto, a volte …no.Ma questo che c’entra? Il cibo, il sesso, la gelosia più o meno giustificata, l’insoddisfazione…tutto c’entra…ma nemmeno chi mi conosce può capire. Nemmeno io.