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A te che stai lassù, con l’espressione sofferente e le mani inchiodateA te che puoi tutto e ci stai a guardareA te che ci giudicherai quando sarà il momento A te che ci metti continuamente alla provaA te che pretendi la nostra fede incondizionataA te che ci doni la gioia di un attimo solo per darci la sofferenza di togliercelaA te che non ci ascolti e ti stupisci se ti voltiamo le spalleA te che hai il merito di averci donato la vita e a noi il peso di esistereA te che hai dato la tua vita in cambio della nostra, non puoi farcela pagare per sempre!A te che hai un disegno per noi, ed a noi resta solo l’illusione di poterlo colorareA te che ci fai sentire in colpa per non accettare la sofferenza...Io non ti chiedo grazie, non ti chiedo niente per me in cambio di promesse che non posso mantenere, non ti chiedo di darmi prove tangibili della tua esistenza, non sono nessuno.Una sola cosa ti chiedo: quando decidi di chiamarci, non tentennare, non prolungare l’attesa nella sofferenza, nostra e di chi ci sta accanto, è davvero troppo per noi.