Un inno alla vita, agli ultimi anni dell'infanzia, all'energia, alla freschezza, naturalezza. Alla crescita. Quasi un simbolico passaggio di consegne. Una rarità ai nostri giorni, in una società gerontocratica col mito dell'eterna giovinezza che per non dovercisi confrontare e scoprirsi improvvisamente vecchia concede pochi spazi ai giovani e li vorrebbe relegati in spazi circoscritti e determinati finchè fa comodo.
La leva calcistica della classe '68
Un inno alla vita, agli ultimi anni dell'infanzia, all'energia, alla freschezza, naturalezza. Alla crescita. Quasi un simbolico passaggio di consegne. Una rarità ai nostri giorni, in una società gerontocratica col mito dell'eterna giovinezza che per non dovercisi confrontare e scoprirsi improvvisamente vecchia concede pochi spazi ai giovani e li vorrebbe relegati in spazi circoscritti e determinati finchè fa comodo.