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il tempo delle scelte...


...diventare grandi significa anche fare delle scelte...significa prendersi carico delle responsabilità di ciò che facciamo e, spesso, di quello che ci caricano le persone vicine a noi e che loro non riescono da sole ad affrontare......però scegliere è difficile. a volte ti trovi a dover decidere tra un si o un no....altre a trovare una soluzione ad un problema che si pone davanti come un macigno....le situazioni son diverse. Le sofferenze forse sono uguali, ma le situazioni son diverse.In questo preciso istante vorrei tanto poter decidere tra un si o un no.....e invece mi trovo a dover trovare una soluzione a qualcosa che si pone solo come interrogativo, senza fornire una risposta almeno multipla.E il bello di esser grandi è che i fronti su cui si è chiamati a decidere non sono mai singoli....ti concentri sul problema attuale e lo risolvi. No, hai questo, quello e persino quell'altro problema lì...messo un momento da parte però sempre attuale e sempre da risolvere.la via d'uscita quando non si tratta di problemi di cuore si manifesta con la rinuncia....rinunci a decidere e inizi qualcosa di completamente nuovo. Eliminato il problema non serve trovare una soluzione. Facile a dirsi un pò più difficile a farsi.Alla mia età si dovrebbe pensare al futuro...e questo lo sto facendo.Quello che non sto facendo è pensare solo al mio futuro.......egoista?!?Giusto ieri sera parlavo con un ragazzo il quale mi diceva che di suo ha solamente tre cose....e io confermavo dicendogli che di mio, veramente mio, al momento ho solo una cosa...l'auto. L'unica cosa che mi sono comprato con i miei risparmi senza chiedere nulla a nessuno e che continuo a mantenere da me...che sul titolo di proprietà indica le mi generalità e non quelle di un genitore.Io a dire che lo invidiavo perchè lui, tra le tre sue cose, aveva una casa e lui a dirmi che mi invidiava perchè tra le tre sue cose mancava l'unica che invece ho io...e son momenti di riflessione questi.Decidere significa prendere dei rischi ma anche fare un passo avanti....significa non esser incoscenti per fare u passo troppo lungo ma neppure codardi a restar fermi dove ci si trova.Chè a volte seguire i sogni può esser bello, ma difficilmente solo coi sogni si mangia la sera o ci si veste al mattino.Chè non è neppure giusto caricarti delle difficoltà altrui per poi trovarti costretto nelle tue scelte.......perchè decidere dovrebbe essere anche un diritto, oltrechè un obbligo (a volte).e allora.....che io sia davvero pronto a diventare grande? che voglia davvero dover scegliere quello che vorrò essere o fare del mio prossimo futuro?e per fortuna vi dico di si. Dico, e son sereno oltrechè orgoglioso di dire per fortuna perchè mi sento " a mio agio" quando mi siedo a pensare e guardare al mio futuro....vedo che le cose non andranno come avevo pensato a 20 anni ma neppure mi troverò sotto un ponte....che del poco che ho mi accontento e se l'esser meno simile agli altri per molti aspetti, mi farà passare per quello strano, beh...son contento di essere strano. Ne vado pure fiero....e forse è per questo che mi piace tanto la parola sciocco...perchè è una sciocchezza quella che ho appena scritto, ma mi dà il sorriso. E allora la sciocchezza mi piace.Tornando però al mio si non posso non accorgermi di quel puntino nero....di quegli altri vicini a me che influiscono o tentano di farlo nelle mie scelte....delle loro paure, delle loro necessità, dei loro bisogni e dei loro sogni.E' per questo puntino che scrivo questo post - cosa per me poco consueta - ed è sempre quel puntino che mette in crisi la mia serenità nelle scelte.........sò che voglio scegliere e credo anche di sapere dove mi voglio indirizzare....ma chiedo, è poi giusto tener conto anche di quel puntino nero o è forse meglio tirar dritti e non prenderlo in considerazione?  Lascerà rimpianti questa esclusione, o inciderà positivamente sul puntino la mia scelta...?dopo tutto, diventare grandi è un gran casino! -nubu-