ARTE PIU ARTE

Da una mia lettura


20 aprile1857 in "Revue Francaise".Ti dono questi versi dall'estro singolareaffinchè, se il mio nome giunga ad ere lontaneed una sera faccia sognar le menti umane,vascello favorito dal vento aquilonare, (2)La tua memoria,come nelle favole arcane,stanchi il lettore-timpano che seguita a sonare-e,mediante un anello fraterno e secolare,rimanga come appesa alle mie rime strane:essere maledetto,cui,dalle bolge fondefino al cielo,nessuno,eccetto me,risponde!-O tu che,come ombra lieve nell'aria chiara,sfiori col pie' leggiero,senza lasciare impronte,i mortali che,stolti,t'han giudicata amara,statua dagli occhi d'ebano e dalla bronzea fronte!"2"Aquilonare:di aquilone,vento di tramontana.