Creato da nuovovisano il 11/02/2011
Liberi pensieri di un Visanese

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La Breda mutilata

Post n°2 pubblicato il 11 Febbraio 2011 da nuovovisano

 

In occasione della ricorrenza del 4 novembre, il nostro sindaco in grande pompa magna ha inaugurato il Viale della Memoria in ricordo dei caduti di tutte le guerre. Caratteristica del viale, oltre ad un cippo commemorativo, un lungo filare di cipressi.

Sinceramente non vedevo la necessità, in pieno periodo di crisi, di sprecare denaro pubblico per questa opera viste anche le pietose condizioni in cui versano alcuni immobili di proprietà comunale, in primis l'edificio che ospita (o meglio ospitava) le scuole medie e la casa Fedele e poi abbandonata, salvo ricordarsene per spendere soldi per della manutenzione atta ad evitare crolli viste lo stato di degrado in cui si trova.
Ma tant'è...
Torniamo al viale.
Dicevo che non vedevo l'opera strettamente necessaria, ma - data anche l'esigua spesa impegnata -  posso capire l'esigenza di un sindaco di farsi degli amici e, volente o nolente, anche le associazioni costituiscono un buon serbatoio di voti e di consensi.

In ogni caso, la scelta dell'amministrazione di realizzare, con i cipressi, un monumento naturale non può trovarmi completamente contrario.

Peccato però che i veri monumenti naturali presenti a Visano non godano di altrettante attenzioni.

Più di un secolo fa, un contadino, capostipite di una famiglia ancora oggi radicata sul territorio, mise a dimora un albero.
Se quell'albero avesse potuto parlare, quante cose avrebbe da raccontare e ricordare. Chissà forse potrebbe raccontarci quale entusiasmo vigeva fra i nostri predecessori che, probabilmente, non da molto erano diventati Italiani. Potrebbe raccontare delle lacrime versate dalle mamme per i figli chiamati alle armi in occasione della Grande Guerra, delle preghiere dei contadini(allora non ancora imprenditori) al fine di evitare la tempesta che avrebbe reso vano il loro lavoro,  della curiosità nel vedere sfrecciare le prime automobili, delle tensioni durante l'occupazione Nazista, del dopoguerra, l'abbandono delle campagne per le grandi città, poi il ritorno in paese...

Il paese cambiava, si modernizzava, cresceva ma quel piantone era sempre lì, vigile ad ascoltare i passi delle persone che – ignare - accanto a lui lavoravano, passavano frettolosamente per recarsi al lavoro o semplicemente per passeggiare e fare jogging.

Non è questa la funzione che dovrebbe svolgere un monumento? Testimoniare e accompagnare l'evoluzione di un paese.

Ma ora quell'albero non c'è più.

Qualcuno ha chiesto di tagliarlo. Perchè? Forse avrà avuto le sue ragioni dimenticando però che quel monumento c'era prima di lui!

Guarda caso chi ha voluto l'eliminazione dell'albero è una famiglia probabilmente molto importante in termini di consensi per il sindaco e il vicesindaco (peraltro "assessore esterno” e come tale nominato e non eletto dai cittadini). proprietario del fondo non si è potuto sottrarre Certo! Non c'è stato alcun atto ufficiale per l'abbattimento, ma è lampante la non coerenza di certi personaggi.

L'albero non c'è più e in un certo senso è come se fosse morto un'altra volta quel contadino che, all'inizio della nostra storia lo piantumò.

Sindaco e vicesindaco invece ci sono ancora e, purtroppo, ci saranno per ancora tre anni.

Brontolo.

 
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Cominciamo l'esperienza del blog

Post n°1 pubblicato il 11 Febbraio 2011 da nuovovisano

Alla soglia dei 50 anni ho scoperto il blog. Ma cosa farne?
Allora ho pensato di sfruttarlo per me stesso.
Inizio la pubblicazione di alcuni miei pensieri, non foss'altro per il desiderio di lasciare testimonianza delle mie idee, di condiderle e di scambire opinioni con i miei concittadini di Visano (BS).
Amo il mio territorio ma negli ultimi anni non lo sento più mio, indifferenza e egoismo lo stanno distruggendo.
Spero, nel mio piccolo, di contribuire ad un cambio di direzione e spero che qualcuno possa rispondere ad un novello "Brontolo" di provincia.

 
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