...l'altra verità

Post N° 6


Vuole un goccio di benzene?Occhio al sodio benzoato nelle bibite gassate e nelle bevande a base di frutta: reagendo con la vitamina C si trasforma in benzene, che secondo un recente studio può danneggiare il DNA.Tra gli innumerevoli conservanti che ormai si annidano nei cibi e nelle bevande che arrivano sulle nostre tavole c’è anche il benzoato di sodio, particolarmente utilizzato nelle bevande analcoliche, come succhi di frutta e bevande gassate. Il sodio benzoato, così come il potassio benzoato, viene aggiunto alle bibite solitamente per prevenire la proliferazione di batteri, lieviti e muffe.Questa sostanza chimica, reagendo con la vitamina C, anch’essa spesso contenuta nelle bevande, si trasforma in benzene e, secondo il Professor Peter W. Piper, del dipartimento di biologia molecolare dell’università inglese di Shiffield, induce un danno del Dna.Negli Stati Uniti la Food and drug administration(Fda, l’ente di controllo americano dei cibi e dei farmaci) dal novembre 2005 all’aprile 2006 ha raccolto oltre cento campioni di bibite in commercio in alcuni Stati americani e li ha analizzati.La Fda ha concluso che i livelli di benzene individuati non rappresentano una sicurezza per i consumatori e ha contattato le industrie che producono bevande con livelli di benzene superiori a 5 parti per miliardo, affinché si trovi il modo di eliminarlo.E com’è la situazione in Italia? Fino ad ora le autorità sanitarie italiane non hanno fornito valori massimi o avvisi particolari, ma le industrie che producono e commercializzano anche nel nostro Paese tengono monitorato l’allarme che si sta diffondendo tra i consumatori, anche perché in gioco c’è un comparto di mercato che offre ricavi considerevoli.Consultare attentamente l’etichetta delle bevande che si acquistano ed evitare quelle contenenti benzoato di sodio(E211), specialmente se presente insieme ad acido L-ascorbico(vitamina C).Tratto dal mensile aamterranuova di settembre 2007