...l'altra verità

Post N° 12


"Verra il tempo in cui uomini come me vedranno nell'omicidio degli animali quello che ora vedono nell'omicidio degli esseri umani"                                                                                                Leonardo da Vinci                                                                                                                                    Allevamenti crudeliPolli: Nelle gabbie,impilate una sopra l’altra, ogni pollo può usufruire di uno spazio di poco superiore a quello di questa pagina. A causa del terribile affollamento, le galline da uova vivono nella semi oscurità.  Gli uccelli, costretti in tali situazioni da stress, vengono privati del becco mediante ferri infuocati(senza anestesia)per evitare che si uccidano a beccate reciprocamente. Lo sfregamento contro le sbarre di ferro delle gabbie rimuove il piumaggio e le maglie del reticolato che fa da pavimento mutilano le zampe.Nel 1888, una comune gallina deponeva 100 uova all’ anno; 100 anni dopo, il numero è salito a 256.“Ai polli oggi non è permesso esprimere i propri bisogni naturali” dice John Robbins, autore del classico vegano Diet for a new America, non possono camminare, razzolare il terreno, costruire un nido, perfino aprire le ali.Ogni istinto è frustato.Il 20% delle galline da uova muoiono di stress o malattie. Il 90% di tutte le uova immesse sul mercato proviene da polli allevati nelle batterie, dei quali il 90% sviluppa il cancro del pollo(o leucosi). Le galline che riescono a sopravvivere a tutto questo vengono macellate dopo due anni, non appena calano i ritmi di produzione delle uova. In condizioni “normali” una gallina può vivere da 15 a 20 anni. 
Pulcini: La descrizione migliore di quello che succede nelle batterie si trova forse nelle parole della scrittrice Sue Coe. Dopo aver visitato un ‘allevamento con Lorri Bauston di Farm Sanctuary(l’organizzazione che si occupa di salvare gli animali da fattoria), Coe ha illustrato così quello che ha visto:Sul retro c’è un cumulo di rifiuti. Ci siamo arrampicati per esplorarlo; Lorri stava cercando dei pulcini vivi. I maschi sono eliminati non appena le uova si schiudono;non hanno alcuna utilità, alcun valore dato che non possono produrre uova;  costerebbe troppo sottoporli a eutanasia perciò sono semplicemente gettati vivi nel mucchio. E tardi per salvarne qualcuno, fa troppo caldo. Sulla cima le mosche stanno mangiando gli occhi dei pulcini . Lorri continua a scavare fra le carcasse, ci sono strati e strati di cadaveri, alcuni pulcini sono ancora per metà dentro il guscio, che hanno rotto con il loro becco. Esamino un pulcino, sembra così perfetto con il suo soffice piumaggio giallo e le alette. I pulcini sono ammucchiati insieme alla spazzatura: lattine di Coca vuote pacchetti di sigarette, stampanti di computer,  saggi della nostra società di consumo. Gene Bauston, cofondatrice di Farm Sanctuary, mi ha detto che a volte i pulcini sono tritati vivi e sparsi sui campi come fertilizzanti. Se cammini su un  campo arato può capitarti di trovare un pulcino, ancora vivo, senza zampe o ali. 
Anatre: I maschi sono alimentati a forza con 3 chili di mangime tre volte al giorno per 28 giorni mediante un tubo metallico ad aria compressa. Trascorso questo periodo, il fegato delle anatre, con cui si produce il patè , sarà aumentato  di 6/12 volte rispetto alle sue dimensioni normali.”Circa il 10% delle anatre non arriva alla macellazione”, dice l’attivista vegetariana Pamela Rice, “muoiono perché il loro stomaco esplode”
 Bovini:  Lo spazio di un articolo non è certo sufficiente per descrivere l’abominevole trattamento riservato ai bovini negli allevamenti industriali. La castrazione dei tori eseguita senza anestesia, il trasporto del bestiame in condizioni di caldo o freddo estremo, la macellazione di mucche ancora in vita e coscienti, e la somministrazione selvaggia di antibiotici e ormoni non sono che alcuni esempi. La ferocia dell’industria  del macello ha raggiunto proporzioni inaudite.Una delle dimostrazioni più odiose della crudeltà riservata a questi animali è il tormento inflitto ai vitelli.” I vitelli(maschi) appena nati sono messi in capannoni e rinchiusi in quelle che vengono eufemisticamente definite stalle” spiega Robbins. Queste stalle hanno lo scopo di ostacolare lo sviluppo dei muscoli dell’animale, mantenendo “tenera” la sua carne. Quando segue è il destino che si prospetta a un vitello da carne bianca:Nella loro vita,  i vitelli non vedono il sole e non toccano la terra, né vedono o assaggiano l’ erba. I loro anemici corpi invocano un sostentamento appropriato. I loro muscoli sono attanagliati dal dolore per la mancanza di libertà ed esercizio.Rimpiangano le cure della madre. Dopo circa 14 settimane dalla nascita, i vitelli vengono macellati. La loro unica casa è una cassetta, una gabbia immobilizzante di legno talmente piccola(55x140 centimetri) da impedire ai vitelli di girarsi. Studiata per impedire all’ animale ogni movimento, che diventa tenera carne per il “gourmet). Spesso i vitelli soffrono per le piaghe aperte dal continuo sfregamento contro le sbarre.La dieta dei vitelli viene di proposito privata di ferro e di altre sostanze nutritive essenziali di modo che diventino anemici e la loro carne assuma il tipico colore bianco rosato.I vitelli costituiscono un sottoprodotto dell’ industria casearia, che è a sua volta un’ estensione dell’ industria bovina dato che le mucche da latte, una volta sfinite, vengono mandate al macello: l’età media di queste bestie al momento della macellazione è di circa 4 anni , un quinto della normale aspettativa di vita.Questi anni di solito non sono piacevoli. Spiega Pamela Rice: “le mucche da latte degli allevamenti industriali hanno mammelle rigonfie e sensibili in modo innaturale, difficilmente potranno uscire dalla loro stalla, sono esposte a mungitura 3 volte al giorno, tenute gravide per quasi tutta la loro breve vita e private dei piccoli quasi subito dopo la nascita”.
Tratto dal libro “Tutto quello che sai è falso” a cura di Russ Kick