Dimagrire Bene

L'importanza della prima colazione


Consumare regolarmente la prima colazione rende magri, efficienti e migliora lo stato di salute a tutte le età. Sulla base di un numero crescente di evidenze scientifiche le cui considerazioni sono riassunte in un documento di consenso elaborato da NFI , il ruolo della prima colazione è fondamentale per assicurarsi il massimo benessere quotidiano, ma anche per contribuire a prevenire sovrappeso e obesità, alterazioni patologiche del metabolismo glucidico e lipidico e malattie cardiovascolari e, in definitiva, a ridurre la mortalità. Eppure, secondo dati Eurisko del 2005 solo poco più del 30% degli italiani consuma un pasto adeguato dal punto di vista quantitativo e qualitativo prima di affrontare la giornata - la maggior parte si limita a un caffè o al massimo un cappuccino al bar - e secondo un’altra indagine del 2007 vengono accusati abitudine, fretta e mancanza di appetito, quest’ultima spesso dovuta ad errori alimentari nel pasto serale. La prima colazione è invece parte integrante e fondamentale di uno schema alimentare equilibrato, dovendo in primo luogo soddisfare le richieste energetiche dopo il lungo digiuno notturno. Nei bambini è associata a un miglioramento della capacità di memorizzazione, del livello di attenzione, della capacità di risoluzione di problemi matematici e della comprensione durante la lettura e all’ascolto; il miglioramento di tali parametri di performance non riguarda solo il periodo immediatamente successivo all’assunzione della colazione, ma si estende alle ore successive, e si osserva anche nell’adulto (Bellisle 2004; Mahoney et al.,2005; Rampersaud 2005; Benton & Parker 1998, Smith, 1999). Inoltre, una prima colazione regolare migliora molti parametri metabolici correlati al rischio cardiovascolare (Ruxton & Kirk, 1997; Affenito, 2007) in quanto si associa alla riduzione dei livelli plasmatici del colesterolo LDL, al controllo dei processi ossidativi a carico delle LDL stesse ed alla trigliceridemia, migliorando la sensibilità all’insulina e la tolleranza al glucosio (Farshchi et al., 2005), con il risultato di sviluppare un maggiore senso di sazietà e l’assunzione di una minore quantità di calorie nei pasti successivi (Blomet al., 2005). Le linee guida INRAN 2003 consigliano di assumere con la prima colazione il 15-20% della calorie giornaliere, composta al 50% di carboidrati, sia semplici (saccarosio, frutta, marmellate…) che complessi (prodotti a base di cereali, pane, biscotti, fette biscottate...): gli zuccheri semplici forniscono energia facilmente disponibile per cominciare la giornata, mentre i carboidrati complessi e a più lento assorbimento contenuti nei cereali, soprattutto integrali, garantiscono la riserva energetica per le ore successive (Truswell, 2002; Bjork et al.,2003). Devono poi essere presenti come in tutti i pasti ben bilanciati una quota proteica e una lipidica, derivanti soprattutto dal latte e dai suoi derivati. In conclusione, la prima colazione, meglio se vissuta come esperienza piacevole nel contesto familiare, è un'abitudine che da' effetti rassicuranti anche nella prevenzione di stati di natura dismetabolica e di sovrappeso.