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La celiachia


La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine - in particolare ad una sua frazione proteica, la gliadina – in soggetti geneticamente predisposti, e consiste in un’anormale risposta immunologica che determina infiammazione della mucosa intestinale con conseguente malassorbimento. Secondo dati epidemiologici si può stimare che in Italia esistano non meno di 200 mila celiaci; in Europa il numero degli affetti non è inferiore al milione. L’unica terapia conosciuta al momento per la cura della celiachia è un’alimentazione rigorosamente priva di glutine da seguire per tutta la vita. Il glutine si trova in alcuni cereali -avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale – che si trovano in numerosi prodotti alimentari come pane, pasta, biscotti e pizza; occorre quindi un forte impegno di educazione alimentare per escludere anche le tracce di glutine dal piatto, e per condurre una dieta rigorosa che garantisca al celiaco un perfetto stato di salute. Una dieta equilibrata priva di glutine, che si rifaccia alle “Linee guida per una sana alimentazione italiana” e al modello mediterraneo, garantisce al soggetto celiaco un buono stato nutrizionale. L’apporto di glucidi e di fibra può essere soddisfatto attraverso il consumo di frutta, ortaggi, tuberi (patate), legumi e cereali e loro derivati senza glutine ( riso, mais, tapioca, miglio, grano saraceno, sesamo..) con cui possono essere preparati primi piatti o piatti unici nel rispetto della tradizione italiana. Inoltre, l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) pubblica periodicamente il “Prontuario degli alimenti AIC”, un utile strumento di consultazione rappresentato da un elenco di prodotti alimentari in commercio, per i quali le aziende produttrici certificano l’assenza di glutine, anche da contaminazione ( < 20 ppm è il valore “soglia”adottato dal Comitato Scientifico Nazionale dell’AIC). Tutti i prodotti alimentari privi di glutine sono contrassegnati da un simbolo internazionale: la “Spiga barrata”.