M'abituerò

pensieri, parole, sentimenti

 

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Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 05 Dicembre 2009 da svampi.eri
Foto di svampi.eri

Sono qui per l’amore, per le facce curiose che fa
Per la coda alla cassa, con il saldo più o meno a metà, per le gabbie di carta, per la chiave scordata in cantina, per il giro del sangue e per quello del vino.

Sono qui per l’amore, per difendere quello che so
per le rampe di lancio, e lo sporco che riga gli oblò
che nel lancio ci siamo, e la torre controllo lontana, con il brico sul fuoco e la fiamma puttana.

Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andarsi bene, un solo sole che forse basterà.
Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andare insieme,
in una vita che forse basterà.
Questo andarsi bene qua…..

Sono qui per l’amore, e
per tutto il rumore che vuoi
E i brandelli di cielo che dipendono solo da noi
, per quel po’ di sollievo che ti strappano dall’ombelico, per gli occhiali buttati, per l’orgoglio spedito, con la sponda di ghiaia che alla prima alluvione va giù.. ed un nome e cognome che comunque resiste di più.

Sono qui per l’amore per riempire col secchio il tuo mare, con la barca di carta, che non vuole affondare.

Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andarsi bene, un solo sole che forse basterà.
Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andare insieme, in una vita che forse basterà.
Questo andarsi bene qua…..

Sono qui per l’amore,
per le facce curiose che fa
Per le giostre sfinite che son sempre più fuori città
, stabiliamo per sempre le corsie che ci mandano avanti, e prendiamo le multe tutti belli e cantanti.

 
 
 

A te... (Anche se l'hai già ricevuta...)

Post n°8 pubblicato il 13 Maggio 2009 da svampi.eri
Foto di svampi.eri

Camminando per le strade dalle più svariate destinazioni a casa mia, sono passata per il parco e da ogni parte correvano bambini vestiti alla peggio che “combattevano” sul prato o giocavano; e i genitori che ridevano soddisfatti.

E assorta in mille pensieri, proprio in quel parco, uno sguardo alla panchina, al prato, mi sei venuto in mente, alle giornate stupende, a tutte le volte che ci siamo ritrovati a parlare di cose assurde, ai sorrisi, alle lacrime, a quei baci e a quelle volte che doveva essere l’ultimo ma che non mi sarai mai staccata.

E poi il momento che mai avrei voluto venisse, l’arrivederci, l’aspettare la 62, gli ultimi sorrisi, le idiozie e mai avrei voluto lasciarti andare, e per tutte le volte che eravamo in ascensore avrei voluto che quel macigno fosse lentissimo e poi il portone, la fermata e sono stati quei momenti in cui  sarebbe stato difficile non intristirsi, o meglio non darlo poi così all’occhio, quelli dove sapevo che sarebbe potuto essere l’ultimo istante e ti avrei voluto stringere come se servisse a non perderti.

Ho avuto di che riflettere,  e passando davanti alle piccole cose che facevano la differenza un tempo mi veniva da piangere, e te lo dico sinceramente, camminavo, sorridevo ma questo sembrava aver perso importanza ora che tu eri da un’altra parte e quell’altra parte sembrava realmente distante, buffo no?

Avevo paura quando è finito tutto, paura che i giorni passati insieme fossero stati solo un mio sogno, e dai sogni prima o poi ci si risveglia sempre e quell’attimo fa un male pazzesco, credimi!

Avevo paura, ma forse era solo la paura di essere da soli a riflettere.

E sarà vera la frase “Forse si ama ancora di più nel ricordo?”  perché il presente può essere strano, far male; ma i ricordi sono come il mare, onde più grosse ricordi  più speciali.

Grazie per ciò che hai fatto, grazie per avermi fatto innamorare, grazie di tutto!

Hai saputo essere “Idiota – Buffo - Allegro” e farmi ridere, così come sei stato serio e hai ascoltato… Non è da tutti, non dimenticarlo!

Mi manchi, è vero, ma comunque vado avanti, sono sempre la solita, le solite follie, le solite canzoncine cantate così, per divertimento, la maschera verde che dovevo essere un alieno, non cambierò, non smetterò di mettere cuoricini ( ) così alla cavolo, non smetterò di farmi certi viaggi impossibili, no, non sarei più io!

Altre parole non servirebbero, ci si rialza, la vita diventa solo un po’ più forte, nessuno dice che sia facile ma si va avanti.

Sappi che non mi pento di nulla, tutto quello che ho fatto o detto è perché realmente in quel momento sapevo di provarlo a sapevo ciò che volevo.

 

 

A presto, non voglio aggiungere altro, se non che ogni tanto non scordarti quei giorni con me e, nonostante tutto, goditi la tranquillità di non avermi più accanto J.

 

Infondo saprai sempre dove trovarmi!

 

Un bacio  

Erica

 
 
 

Giusto, sbagliato? Mah

Post n°3 pubblicato il 20 Settembre 2008 da svampi.eri
Foto di svampi.eri

vacanze finite, sogni, ricordi, speranze, che forse sono durati troppo, e adesso si è quasi dato quel taglio definitivo! Felice? Pensavo di stare peggio, anizio ad esserci abituata a certe delusioni, non rimpiango nulla di quello che ho fatto, bisogna essere consapevoli delle proprie decisioni!

non posso essere la migliore amica del ragazzo che mi piace(va), lui non può chiedermi così tanto, lui non può pretendere così tanto! Vedi un'altra? Sono felicissima per te, hai trovato quella "giusta" o una "delle tante", va bene così; all'inizio ho provato un blocco, ma adesso, dopo un giorno, no, tu sei quasi svanito, sei stato una parte nel mio percorso di "crescita", hai voluto volermi bene a tuo modo, hai voluto fare certe cose a tuo modo, mai un'obbiezzione, nulla, e non sempre è stato facile!

E con il tuo messaggio di ieri sera, cosa pensavi di dimostrare? Mi vuoi un casino di bene, che a ottobre magari ci saremmo rivisti, ma secondo te io non ci sto male? Io non ne risento? Avrei voluto rispondere sì, magari, dai; era la cosa sbagliata, lo sapevo benissimo, e infatti mi sono trattenuta, non posso essere sempre così disponibile, non ci sarò, arriverà il giorno che magari ti torno in mente ma non ci sarò, sarà troppo tardi, troppo... è stato tutto così in fretta, troppo veloce per capirlo...

nient'altro da dire, silenzio...

vuoto...

felicità mista a dolore...

delusione...

vite che vanno avanti...

ironia...

 
 
 

Tristezza

Post n°2 pubblicato il 21 Luglio 2008 da svampi.eri
Foto di svampi.eri

Quando tutti mi mettevano in guarda sul mondo che c'era fuori, che non era come lo vedevo io o come mi sforzavo di vederlo, ho sempre dubitato di loro, ho sempre detto che erano loro che non credevano nelle persone, che erano loro che con amarezza e disgusto non capivano i problemi degli altri; ma ora con amarezza e disgusto capisco che sono io che ho sempre sbagliato!
Capisco che ho sempre dato una grande fiducia negli altri, ma fino ad un certo punto!
Non ero mai contenta quando al telegiornale scorrevano notizie di ragazze violentate, di denunce che aumentavano in maniera spaventosa, era quasi diventata una "moda, un passatempo, il vedere le ragazze come oggetti"; ho sempre odiato gli stupratori e penso che sia normale come cosa (molti di noi, tralasciando noi ragazze, odiano gli stupratori).
Ma, ieri, mi sono imbattuta in uno di loro, la paura, il tremare per un'ora e mezza, la sensazione di vuoto dentro di me, rimanere incantata su una banalità come un semplice filo d'erba, come una gocciolina d'acqua su quella foglia abbandonata, come il passerotto che vola in alto, lui può (o che tenta) fuggire dalle prede più grandi.
Il sentirmi urlare che mi avrebbe riempito di botte, il mio correre disperata, la paura dentro di me che diceva "Non mollare, lotta ancora un pò starà per finire", un ragazzo sulla trentina, ubriaco fradicio, enorme rispetto a me e ora mentre lo scrivo, cercando di cancellare in questi giorni questo brutto pensiero il più velocemente possibile, non riesco a non vedermi su quel prato che corro, corro, corro, cercando di fuggire, il ricordo delle sue parole, la sua faccia, il suo abbigliamento, quella bottiglia di birra in mano, insomma PAURA.
Devo un grazie ad alcuni signori, che vedendo la scena si sono avvicinati e l'hanno allontanato, devo ringraziare mia sorella che dopo mi è stata tanto vicino e mi ha aiutato, devo ringraziare che non mi è successo nulla! E adesso, ho la prova, che non ci si può fidare di nessuno!
E questo perchè sono una ragazza? Devo aver paura di andare in giro una domenica qualunque alle tre del pomeriggio? No, questo non lo accetto, non è giusto che una ragazza normale, debba avere il terrore di uscire, che debba vestirsi in un determinato modo perchè se no potrebbe succederle qualcosa (e stiamo parlando comunque di giorno, non sera tardi!), perchè se voleva c'erano in giro molte ragazzine mezze svestite! E sono la prima a dire che d'estate e bello vestirsi in modo leggero, mettere vestitini, gonne, magliette scollate, ma a questo punto, quanto noi ragazze possiamo fidarci? Metto vestitini corti (il giusto) e non me ne preoccupo, comunque sempre con sotto qualcosa, ho pantaloncini o leggins, ma quante volte mi sento fischiare dai finestrini? Quante volte i ragazzi in moto non si fermano, quante volte le persone attaccano bottone chiedendomi dove si trova una via dove alzando lo sguardo noti che sei già e poi chiedendomi cose inutili, quante volte i vari guidatori non mi mandano bacini!? E questo? Perchè sono una ragazza? Perchè posso essere carina? No! , mi rifiuto di credrci!
Eri*

 
 
 

 Brivido!

Post n°1 pubblicato il 13 Luglio 2008 da svampi.eri
Foto di svampi.eri

E' strano trovarsi davanti una pagina vuota che pian piano viene riempita da parole, pensieri, sentimenti in rosa! Questo periodo è un pò strano per me, studi, amicizie, amore, famiglia, un pò di stress e anche la salute un pò ne risente.
Si avvicina sempre di più il giorno della partenza, sono felice, anche se mi dispiacerà lasciare un pò di persone care!
Vi è mai capito di star bene per una sciocchezza, e da quel momento la vosra felicità ha preso la bella corsa, sempre fuori, amici che ti circondano, amore che va a gonfie vele, finchè qualcuno o qualcosa non smonta una piccola soddisfazione dentro di te, finchè l'amaro di quelle parole non si sono instaurate dentro il corpo, finchè non stai male, quanlcuno che ha smesso di credere in te, qualcuno che ti fa notare qualcosa ma che istintivamente rispondendogli hai detto che se avevi sempre fatto così era stata una tua decisione, e chi credevi e sapevi che sarebbe andata a vantaggio tuo!
E dopo la delusione tutto cambia, si inizia a sentire un vuoto, a star male, e ti sorge la domanda "Non è che per una banalità io ho creduto di stare veramente bene e mi sono creata la felicità intorno a me finchè poi aprendo gli occhi (o quando qualcuno te li ha fatti aprire) capisci che era tutta una bella fiaba creata da te", e molti ti rispondo che quando si cade ci si rialza con i dolori e le batoste e si va avanti, anche se è difficile!
Io andrò avani, lo farò per me e per chi veramente crede in me... Un bacio Eri*

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: svampi.eri
Data di creazione: 13/07/2008
 

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