nuvole

Post N° 443


Quando devo andare a Milano city, di solito lascio l'auto in un silos e prendo la metro. Non mi fido del traffico dell'unica metropoli europea che abbiamo in Italia (ma io ho visto le olimpiadi qui in periferia...) ne tantomeno della possibilità di parcheggiare i miei 5 mt di auto...Anche ieri solito percorso.... Parcheggio multipiano di Famagosta... metro verde... e via andare!Arrivato alla mia fermata scendo dal vagone, non troppo affollato a dire il vero, e mi dirigo verso l'uscita. Era per me la prima volta in quella zona e non avevo la minima idea di quale fosse l'uscita migliore per me, quella che mi avrebbe fatto risparmiare quei due minuti sempre troppo fondamentali.Tutto assorto nella lettura della cartina che mi ero scaricato da uno dei tanti siti che forniscono il servizio di mapping non mi accorgo che una persona mi stava chiamando... o meglio, richiedeva la mia attenzione.... "Le serve un aiuto?" Li per li rimango basito dalla domanda.. ma siamo a Milano o ho sbagliato casello di uscita? Mi è capitato di chiedere informazioni in passato, ma mentre a Roma, a Napoli, a Palermo la risposta è a volte fin troppo particolareggiata (a Roma, a bordo di un bus, una volta ho chiesto ad una signora l'indicazione di una via e mi ha risposto praticamente tutto il mezzo pubblico... ognuno indicandomi una strada diversa...) mai mi sarei aspettato a Milano uno slancio così spontaneo. "Spontaneo? Adesso questa mi chiede un euro" ho subito pensato...La osservo un millisecondo bene prima di rispondere. E' una ragazza, sui 30, carnagione chiara, quasi pallida, nessuna traccia di trucco, capelli neri e lunghi ma non curati particolarmente e forse più semplicemente un po' crespi, mani piccole ma non tozze, insignificanti anch'esse... corporatura normale, almeno da quello che si può immaginare di un corpo all'interno di un cappotto blu chiuso fino al collo. In generale una persona normalissima che mai mi avrebbe chiesto una mancia... la classica ragazza della porta accanto insomma..."Si grazie... dovrei andare qui, in via xy..." "Fa' vedere...... dove esattamente....?" allungando il collo per avvicinarsi alla cartina... è più bassa di me e adesso la sua testa è a venti centimetri dai miei occhi... "ha anche un accenno di forfora" penso notando alcune piccole macchie bianche sulla cute."Ecco, devo andare qui" scandendo bene il nome della via... "sai mica qual'è l'uscita migliore?""No guarda... mi dispiace, ma non conoscola via.... " e così dicendo mi sorride, la cosa migliore vista in lei sicuramente.... Così dicendo mi saluta con lo sguardo di quella che ti dice "mi dispiace davvero....", si gira e se ne va per la sua strada.... Sono rimasto li fermo ad osservarla andare via con il mio foglio in mano per un buon minuto, ancora stupito di tanta gentilezza.Forse non ho fatto neanche in tempo a ringraziarla... o forse, anzi probabilmente, si... in ogni caso... ...anche se nonmi sei stata di molto aiuto... grazie, chiunque tu sia....