A mani aperte

tra palco e realtà


 Come lo volevo. Sentito, partecipato, gioioso, divertente. Per quanto mi riguarda, è stata una festa stupenda. Non vedo l'ora di avere qualche foto da sbirciare.Non riesco a non volgere lo sguardo verso il luccichio dell'anulare sinistro. Oro giallo, perché si capisca che non è un semplice anello. E non lo è.Il mio vestito, lì sulla sedia, non è più bianco: l'ho portato con gioia, ci ho camminato per i vicoli, ci ho ballato. E va bene così, anche se il fondo è ormai marroncino. All'apparenza non è cambiato nulla. Il frigo, che ci ha dato forfait venerdì, ci ha riempito la cucina d'acqua e stamattina abbiamo usato un bel po' di giornali per asciugare tutto. Per me è tutto diverso, nonostante la casa sia la stessa e indossi di nuovo i miei vecchi jeans.Pensavo che vivendo insieme da tanto tempo, non sarei stata vittima del nervosismo. Vero fino a venerdì pomeriggio. Sabato mattina non riuscivo nemmeno a sorridere mentre la cugina di Daniele mi truccava. Nemmeno a respirare riuscivo. Ero in apnea.Poi invece mi sono divertita tanto. Tantissimo. E che bella la foto con le blog amiche!!! Che bello il loro dono inatteso.......vado a vestirmi...vado a riprendere la mia bimba bellissima...esco con mio marito!