ricorsi scontrosi

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Avvicinandomi lo osservo come un gatto una scatola di grilli. So che se si accorge della mia presenza si tramuterà in un ostacolo insormontabile. Lo osservo con occhio periferico (come diceva un telecronista forbito). Francamente non ho la più pallida idea di quel che significasse, ma siccome la vista è deficitaria proverò con questa perla di linguaggio. E lui (lo steccato naturalmente) finge il più totale disinteresse. Come me ne accorgo? Semplice, continua a delimitare il campo senza scomporsi. Già! Sosterrà qualche benpensante, mai visto uno steccato spostarsi? Invece sì! Quando ti appoggi lo senti vivo e fremente, accompagna il vento e si nutre di formiche ed insetti vari (visto!).Tutti gli steccati, per definizione, sono infidi. Nel mentre questa mia genetliaca dissertazione (quale splendida raffinatezza!) procede inesorabile, sono giunto a portata di mano (piccolo paesino delle Asturie) gli dò le spalle (tanto non sa che farsene..) acciocchè gli sia chiara la mia più totale indifferenza. Prendo respiro (rigorosamente addominale) come uno Yogi durante un congresso di allevatori di girini, poi mi volto poggio la mano sul mascalzone (eufemismo tipico di un tagliaboschi viennese) mi fletto sulle ginocchia e spicco...Un dolore lancinante mi avverte che il legnoso bastardo ha colpito ancora, la tibia sinistra stà valutando seriamente di darsi alla macchia (di erba di vino di sangue, tutta roba difficilmente lavabile insomma) non riesco a interloquire per evitare la migrazione a causa della Vittoriana sofferenza che mi attanaglia, inoltre la posizione assai poco dignitosa che mi vede protagonista non consente gesti atletici.. sono piegato a cavallo del sordido orpello con la faccia tra gli steli che ridacchiano simpaticamente, la schiena piegata come tovagliolo dopo un pranzo luculliano e non trovo più il resto dei miei arti.Sono assolutamente certo che si sia alzato all'ultimo istante dei quei ridicoli centimetri che mi relegano in quella plastica posa.Dal nulla si materializza una piccola folla che (ovviamente) mi porge il suo più sincero altruistico aiuto fatto di sonore sguaiatissime risate...