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W la mamma


Ho "rubato" stralci di questo post; potrei averlo scritto io, con qualche piccola eccezione: io sono figlia unica, non ho paragoni da perdere,perdo proprio in quanto "nata".Faccio romanticamente fatica a credere che esistano nella realtà donne così, eppure a quanto pare ce ne sono, eccome!Che ignorano beatamente lo sfacelo che producono negli oggetti della loro indifferenza, perché non tutti hanno la forza dell'autrice del post originario…ah, sicuramente prima o poi ci si corazza; ma è faticoso e doloroso, molto.Io ho trascorso due settimane (delle quali una in cui eravamo solo io, lei e mio figlio piccolo) con la mia, nella mia casa  in montagna; ne sono tornata annientata! Non sopportavo più nemmeno la sua voce; mi ci è voluta una settimana di riposo, a casa mia, per decomprimere e rilassarmi davvero. Non ascolta ciò che le si dice, talvolta la guardavo e vedevo il suo sguardo "vuoto", perso nel suo mondo irraggiungibile…ma ha "solo" settantadue anni, sarebbe anagraficamente non proprio anziana ancora…io non so come affrontare il futuro che sicuramente non sarà roseo né facile.Ignorarne l'esistenza non è possibile, perché non ostante tutto io le voglio, inutilmente, bene e anche se spesso penso "raccogli ciò che hai seminato", poi corro ogni volta che lei ha bisogno. Non mi ha cresciuta lei; lo hanno fatto i nonni e mia nonna è morta che avevo quindici anni (e sarà un caso che spesso ho il lapsus dicendo che mia mamma è morta che avevo quindici anni?) e da allora io ho sempre combattuto con la depressione, la tristezza, la solitudine e il dolore.Grazie, mamma.Una mattina con la mamma...Post n°496 pubblicato il 31 Agosto 2009 da agata90 La mia, ovviamente, ti fa venire una voglia insopprimibile di andare inufficio, di chiuderti dentro e di buttare via la chiave, senza dimenticare distaccare il telefono.Ogni volta in cui trascorro più di due ore in compagnia della genitrice, mi chiedo per quale oscuro motivo abbia deciso di riprodursi. Probabilmente perchè lo facevano tutte, ai suoi tempi. Ha il senso materno di un cubo di ghisa. Non dico una sfera perchè già sarebbe troppo "morbida".Non sa nemmeno che lavoro svolgo, ogni volta mi pone domande che presuppongono un'ignoranza totale. Pensa che io passi tutto il tempo a limarmi le unghie, abbia la possibilità di andare a spasso (e possibilmente portarla con me), si impiccia degli affari di tutti, e non ha una parola buona per nessuno.Pensa sempre e solo a se stessa. Si lamenta di 1000000 malattie, non respira e poi fuma come una ciminiera in piena attività. Ha una preferenza spiccatissima per mio fratello, tanto che a volte mi vergogno per lei. Quel che dice lui è legge, lui è perfetto, bellizzzzzzzzzzzzimo, non sbaglia mai. Io sono sempre stata e resterò fino alla fine dei suoi giorni la pecora nera,quella che non ne azzecca una. Dice che l'unica cosa che so fare nella vita è crescere le mie figlie. Scusate se è poco, visto che i suoi li ha allevati a suon di schiaffoni e di urla.Le nostre telefonate, quelle che non riesco ad evitare fingendo di non esserci, sono sempre di questo tenore: "Lo sai che la tizia la sempronia la caia hanno detto fatto brigato e poi si sono messe con tre uomini diversi in un anno? Mia sorella mi ha offeso, ma io le ho sbattuto il telefono in faccia,ecc.. ecc..." Io fingo di ascoltare, mentre penso ad altro, aspettando che finisca presto. Tanto so già tutto a memoria, mi dice le stesse cose da anni.Se io mi arrischio a dire che sono stanca, oppure che ho un problema di salute, lei ne ha dieci di più. E tuo fratello? Lui che lavora tanto, che ha tante responsabilità, è stanchisssssssssssssssssssssssimo.Sono giunta alla conclusione che sia meglio non raccontarle nulla. Ascoltare  e riattaccare appena possibile. c'è sempre un tegame di acqua bollente che rischia di tracimare, quando chiama lei.