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A GIORGIO...


A Giorgioche forse non leggerà mai queste righe, perchè forse nella tenda in cui vive non ha il pc.A lui che in coda per salire su un'attrazione di Gardaland ha incontrato tre simpatiche bambine che gli hanno detto "Sei da solo? puoi sederti con noi".Ai suoi occhi chiari dietro gli occhiali e al suo ciuffetto biondo, ai suoi occhi che hanno visto la paura, ai capelli scompigliati di mattina quando si sveglia e non  è più nella sua cameretta.Ai suoi 11 anni, vissuti a L'Aquila, fino a quando qualcosa non ha interrotto la sua infanzia.A Giorgio che dice "io il terremoto non l'ho sentito, l'ho VISSUTO".A lui, e a quelli come lui che sono stati risparmiati, l'abbraccio forte di chi il terremoto se lo ricorda come me, e l'augurio che -al di là delle indagini, delle inchieste e dei magistrati- possano tornare nelle loro case al più presto!!!