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Affetti CollateraliJacqueline
Commedia musicaledi Fulvio Crivelloregia di Franco AbbaIl "granello di sabbia", l'elemento estraneo che viene a turbare uno schema consolidato, è il filo conduttore che lega questa commedia.Jacqueline è quel granello di sabbia. Casualmente, un venerdì notte, durante un temporale, il granello si trova catapultato nella vita di coppia, ed è la sua decisione di rimanere per il week-end che determina tutta la serie di eventi ed equivoci che formano la trama della storia.La presenza di Jacqueline crea scompiglio nella vita di Vittorio e Edoardo, insinua dubbi, provoca discussioni...ma perché lei si trova inquella casa? Qual' è il vero motivo? Una serie di gag e colpi di scena, abilmente amalgamati dai brani musicali interpretati dagli attori,condurranno il pubblico verso un finale a dir poco SORPRENDENTE!!!!Questa, in realtà, sarebbe antecedente a Cats, precisamente del giorno prima. Ho già parlato di "Anteprima", un' agenzia che tramite contatto telefonico, propone l'acquisto di biglietti di rappresentazioni teatrali il cui ricavato viene donato ad associazioni di ricerca, di volontariato o di assitenza a disabili. Mia figlia da anni acquistava e andava poi a teatro tornandone quasi sempre entusiasta; la scorsa primavera a vedere "Atlantide" ero andata anch'io ed eravamo tornati poi,  io ed entrambi i miei figli, a vederlo a  Asti dove avevamo poi visto anche "Pirati" sempre della "G company" una scuola di teatro di, apputo, Asti.Da allora acquisto anche per me i biglietti proposti e la settimana scorsa siamo andati io e mio figlio (undicenne e per questo, non pagante) ad assistere alla rappresentazione di Jacqueline.Tre soli attori in scena, solo a metà del secondo atto si comprendeva che si trattava di una coppia omosessuale e l'argomento è trattato con tanto garbo, delicatezza e una sensibilità tali da commuovere. Nessun bacio "omo", niente doppi sensi né gag ispirati a "Il vizietto" né allo stereotipo della "checca", anzi...l' unica manifestazione di affetto è stata una lieve carezza, a fine commedia, quando poi (trattandosi di commedia musicale, includeva, appunto, canzoni) la morale finale, cantata, è che "L'amore è libertà", in ogni sua espressione, in ogni senso.Ero particolarmente felice che mio figlio, adolescente, fosse con me.Ma la vera sorpresa l'ho avuta dopo, a casa, quando cercando notizie della compagnia di attori sconosciuti, in rete ho scoperto che l' attrice protagonsita  è NON VEDENTE!Non ce ne siamo assolutamente accorti, mai neppure per un attimo abbiamo pensato fosse cieca (perché la scheda parla proprio di "non vedente", non ipo vedente o affini); ha una padronanza del palcosecnico, un' agilità e una naturalezza incredibili..inoltre è molto e particolarmente espressiva proprio con gli occhi.Questa scoperta ha dato, se possibile, una valenza maggiore al gradimento della commedia e ai suoi intepreti.