Condivisione

bestie e animali


C’è una famigliola di gatti che ha deciso di sistemarsi nel cortile di un palazzo antico, importante, nobile nel centro storico di una cittadina annoiata e preoccupata da questa crisi da nemmeno accorgersi della loro esistenza.Il palazzo è la sede del municipio della città; gli impiegati si sentono tutti un po’ “zii” dei micini e chi porta loro da mangiare, chi li disseta, chi cerca semplicemente e spesso invano di accarezzarli. La prima iniziativa disdicevole viene dall’amministrazione;DIVIETO assoluto di sfamare i felini.Pur senza comprenderne a fondo il motivo, a malincuore si obbedisce. Ma i gatti ormai lì hanno preso residenza, non c’è verso di farli andare via.Si accoppiano, e seppure sappiamo che i felini non siano animali fedeli, la famiglia è consolidata; mamma gatta è nera, papà gatto è un micione rosso.I cuccioli sono neri, grigi tigrati e rossi, e tre/quattrovolte all’anno ridiventiamo zii di cucciolotti simpatici, vivaci ma “selvatici”,poco propensi al contatto fisico.Stamane un collega, incontrato all’edicola prima di entrare al lavoro mi dice “Ma non abbiamo un veterinario comunale? Hanno investito un micino”, col passa parola in pochi minuti tutti sanno che c’è un gattino,piccolo, ferito in qualche angolo del cortile.Il micino viene trovato, ha le zampine posteriori che penzolano inerti, “morte” … il piccolo miagola, è spaventato; lo deponiamo in uno scatolone e subito si accuccia e ci guarda … arriva un veterinario,chiamato da una collega che lo conosce da tempo, prende la scatola col gatto e ci assicura che ci farà sapere.Qualche ora dopo una notizia che lascia tutti di ghiaccio;dalla radiografia emerge che non è stato investito, gli hanno sparato; ha ancora il proiettile ad aria compressa nella schiena e ha la spina dorsale lesionata; può sopravvivere, se curato, ma resterà irrimediabilmente paralizzato.Decidiamo, a malincuore, per chiedere che gli venga fatta l’iniezione letale.Però, stamattina, tutti eravamo tristi, arrabbiati e increduli.Mamma gatta per ore ha pianto miagolando davanti alla porta del nostro ufficio, da dove è stato prelevato dal veterinario il suo piccolo che non rivedrà più.Davvero le bestie poi sono loro?