Condivisione

Riflessioni amare


BASTA!Perché ogni  giorno siamo sommersi SOLO da notizie di cronaca nerissima, con dovizia di particolari scabrosi anche da quel rotocalco travestito da “telegiornale” che è Studio aperto?! Perché accettiamo che la tv di Stato (e mi sembra che la Rai questo intenda essere) violenti ulteriormente una madre dando in pasto il volto terreo e imbambolato alla notizia in diretta che la figlia che sta cercando da un mese è morta e ne stanno recuperando il cadavere? Perché corriamo senza nemmeno voltarci a guardare un corpo di donna per terra, immobile, in una stazione della metropolitana? Perché il governo si occupa solo di cucine a Montecarlo, di amanti, di cene riparatrici a offese stupide e i ragazzi non trovano lavoro,chi ragazzo non è più spesso lo perde, il salario non è sufficiente a vivere decentemente… perché ci lasciamo trattare da idioti?Io non voglio credere che siamo tutti così “piccoli” da vivere solo di Grandi Fratelli, di Isole, di talpe e fattorie, di postini improbabili e di bambini vocalmente eccezionali.Non è questo il mondo che vorrei lasciare ai miei figli.La mia adolescenza mi (ci, eravamo tutti così) faceva abbracciare gli ideali anche per gli altri Paesi, protestavamo, noi, contro la guerra in Vietnam,  per la pace, per un futuro meno precario di quello che era il passato dei nostri genitori.I miei genitori non riconoscono più il mondo di adesso come “il loro”; mio papà già più di cinque anni fa se ne lamentava ed è mancato prima di vedere lo sfascio in cui siamo caduti ora…Non ho bacchette magiche però credo davvero che dobbiamo fermarci, rimettere in funzione il cervello che si sta atrofizzando e AGIRE,fare qualcosa in concreto non solo lamentarci a piccoli gruppi… non ho più aspettative e questo, a cinquanta anni, è deprimente.E vedere ragazzini che non hanno “futuro”, che vivono alla giornata, rincoglioniti da video giochi, poco istruiti, che non sanno cos’è stato il fascismo, il nazismo e gli orrori che ha portato, che giocano a fare ibulli, che si prostituiscono nei bagni delle scuole a dodici/tredici anni, che spesso sono “giustificati” da genitori assenti e distratti mi infonde solo una profonda tristezza.