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Sono Licia Cutaia ed ho creato questo blog con il fine di presentarmi, di far conoscere il mio approccio professionale e condividere con i visitatori alcuni miei articoli, immagini, fimati e considerazioni che esprimono i miei interessi, la mia sensibilità, la mia professionalità.
In fondo al blog troverete il mio curriculum vitae e gli articoli che descrivono il modo in cui lavoro.
Potrete contattarmi al mio cellulare o al mio indirizzo di posta elettronica, sia per un consiglio sia per intraprendere un percorso terapeutico.
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La forza non deriva dalle capacità fisiche,
ma da una volontà indomita.
(Mahatma Gandhi)
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CORPO - MENTE - EMOZIONI
Nell'uomo corpo e mente sono indissolubilmente connessi
L'uomo è costituito da corpo, dalla mente e dallo spirito.
Lo spirito è curato dalla fede, il corpo dalla medicina, la mente dalla psicologia e dalla psichiatria
Quando il corpo ha un sintomo - se un medico ne esclude la causa organica - esso può esprimere un disagio di origine psichica.
Le emozioni sono processi della mente (hanno origine nel sistema limbico) sono decodificate dai nostri processi cognitivi (intellettivi) e sono nominate con il linguaggio.
Quando le emozioni disturbanti invece di essere connesse alla neocorteccia cerebrale si esprimono direttamente attraverso le vie autonome corporee, allora si costituisce il linguaggio organico.
IL CORPO COMUNICA
Se avete sintomi fisici che non hanno trovato un riscontro in una diagnosi medica, l'origine della vostra sofferenza potrebbe essere un conflitto emotivo individuale, relazionale, comunicativo!
In questi casi, è opportuno parlarne con il vostro medico di fiducia e valutare l'opportunità di richiedere una consulenza psicologica.
Cenni sull'approccio sistemico - relazionale
DI COSA MI OCCUPO
DIFFICOLTA' DI COPPIA E RELAZIONI AFFETTIVE - ANSIA - ATTACCHI DI PANICO- DEPRESSIONI - DIFFICOLTA' CONNESSE A CAMBIAMENTI DI VITA- PSICOSI-SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'-DIFFICOLTA' NELLA SCELTA DI STUDI - DIFFICOLTA' NEL LAVORO- AUTOSTIMA- DISTURBI ALIMENTARI- SEPARAZIONI- ELABORAZIONE DI LUTTI- SOSTEGNO DURANTE MALATTIE -BILANCI DI COMPETENZE - CONSULENZE PERITALI.
La psicoterapia a orientamento sistemico pone al centro del suo interesse l'individuo e le sue relazioni. Il malessere psicologico di un individuo, di una coppia o di una famiglia può manifestarsi in vari contesti relazionali: a volte si avvertono problemi ricorrenti sul lavoro o in famiglia o nella coppia o nell'ambito della sessualità. Talvolta si manifestano ansie, sintomi fisici, fobie, crisi affettive, disturbi alimentari, talora si manifestano patologie più complesse come la psicosi o la depressione. Il ventaglio delle problematiche psicologiche è molto ampio; il terapeuta sistemico aiuta le persone a risalire a quei meccanismi relazionali che procurano sofferenza, analizzando i diversi tipi di relazione che hanno facilitato l’emergenza di un disturbo o il suo mantenimento.
Per chi è interessato, si rinvia agli articoli in fondo al blog ( "Come costruire il proprio benessere" e "L'approccio sitemico-relazionale")
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Post n°24 pubblicato il 11 Maggio 2009 da Licia.Cutaia
Il DAP (disturbo da attacco di panico) è una sindrome psicopatologica molto diffusa. Solitamente l’intervento per questa patologia vede l'applicazione di tecniche cognitivo comportamentali con approcci di tipo relazionale. Spesso il sintomo agorafobico ( Agorafobia: paura di risiedere in luoghi aperti; tale angoscia attiva il panico. Da qui si dice disturbo da attacco di panico con agorafobia) consiste in un inspiegabile e doloroso sentimento di angoscia quando il paziente si trova nella situazione di allontanamento dalla propria abitazione ed/o in uno stato di solitudine. Gli agorafobici attribuiscono il loro stato ad una malattia fisica o al timore di “perdere il controllo”, trascurando i rapporti interpersonali, le emozioni derivate dalla minaccia di separazione o la perdita di una persona significativa. Invece è ricorrente che il sintomo compaia in concorrenza ad episodi significativi di cambiamento, in cui il cambiamento è paventato o atteso seppur comportando la separazione dalla famiglia di origine o da una particolare persona di riferimento ( il coniuge, il convivente…) Le prime esperienze di attaccamento tra bambino e genitore sono importantissime per la decodifica di tutte le esperienze relazionali che un individuo sperimenta nella propria vita. Attraverso le esperienze infantili di attaccamento il bambino (futuro adulto) organizza il bagaglio interiore di sé stesso in relazione all’altro e conserva nella memoria le emozioni connesse a quelle esperienze. Questo bagaglio prende il nome di MOI ( (modello operativo interno) e guida la consapevolezza di un bambino sulle proprie capacità e sull’essere più o meno degno di essere amato. Talvolta alcune persone che soffrono di attacchi di panico, hanno sperimentato l’accudimento di un genitore intrusivo ed imprevedibile che nell’infanzia violava continuamente i loro spazi di autonomia, prospettando situazioni di tragedia qualora essi si fossero trovati fuori dalla loro protezione e diretto controllo. La conseguenza era una forte rabbia ed ostilità mortificata e repressa per non dispiacere all’adulto che rappresentava al contempo la fonte di amore e di sicurezza. L’approccio relazionale che mira a comprendere l’origine e la funzione degli attacchi di panico, si propone di trovare un collegamento tra i modelli operativi interni di un individuo e la percezione che esso ha nell’entrare in rapporto con gli altri. Il lavoro terapeutico così mira a ridurre la cecità emozionale del paziente che non connette le emozioni al timore del distacco e della perdita; al contempo occorre impegnarsi in un lavoro cognitivo che metta in relazione i pensieri, le emozioni e i comportamenti che si attivano durante gli episodi di panico. Il lavoro terapeutico è un lavoro soprattutto di ascolto della propria storia attraverso il racconto di sé all’Altro capace di mettere un ordine nuovo ricucendo una storia ben formata in cui le emozioni, i pensieri e i comportamenti possano accordarsi in una nuova armonia. |
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