REVOLVER

9luglio2017


_ai miei nonni_A quello che....a quello che desideravo raccontare e mostrare loro oggi...Hai presente quando la roccia ti si piega addosso perché ci stai così sotto..Cioè un attimo prima tu lo sovrasti..che ogni singola cima ti svetta al pari dei tuoi occhi e un attimo dopo ti si piega addosso..Tu sei così!Stasera gli occhi mi si riempiono ed ogni parola si mischia nelle lettere. Te li avrei voluti far conoscere,ma tu non c'eri. Io mi son seduta sulla pietra ancora bollente di un sole cocente di un' intera giornata assolata. Era tutto molto sfatto e desolato causa il sole che io adoro tanto. Ho detto loro che forse tu gli saresti piaciuto. Ho detto loro che avevi qualcosa di particolare e insolito che mi faceva felice,di una felicità che nn mi è mai parso di sentire..indelebile come quell'istante di quasi trent'anni fa, no dai credo ventotto o ventinove anni fa. Forse era autunno..quel vialetto bianco con una leggera pendenza e l'angolo di quella vecchia casa,con l'ingresso di lato e di qua sulla destra si vedeva il recinto quello delle galline,ma dentro mi sa che c'era pure il maiale e i conigli...Non me lo ricordo più chi mi ci portava a vedere quei mezzi sorci spelacchiati avvolti in patuffoli di pelliccia bianchi..forse eri tu. È che nn è molto chiaro nella mia testa,non più..però l'unica cosa di quel giorno che è rimasto,come fosse l'unica volta che ti ho incontrato è di quel gigante buono..sì quello alto due metri,ma poi chissà se eri alto davvero due metri..coi vestiti logori dalle tinte nocciola e quel cappello con la visiera in plastica verde..Io ho alzato le braccia verso di te e le tue si sono allungate verso di me..come vorrei ricordarmi il calore delle tue mani,la forza delle tue  braccia che mi sollevano da terra o il suono della tua voce..ma nella mia testa non c'è nulla di tutto ciò.Invece lei me la ricordo abbastanza bene..cavolo lei rideva a tutti ciò che dicevo o facevo,con quella veste a fiori e i capelli grigi che stavano sempre dritti..e quel gioco con le dita che piaceva a tutti,ridicolo e banale che ti faceva ridere come una matta. E mi ricordo il tocco delle tue mani che accompagnavano la spazzola..districavi ogni nodo. Io mi se devo per terra dandoti le spalle e tu mi spazzolavi i capelli senza farmi mai male. Nonna. Anche papà ti chiamava nonna.E poi ve l'ho mostrato sul telefono dando le spalle alla roccia che mi si piegava addosso col sole accecante che gli calava dietro.. boh poi ho smesso di parlare ho messo le braccia all'indietro per sorreggermi.. boh gli occhi erano pieni.. di voi,di me,di lui..e volevo solo voi con un abbraccio proteso verso l'infinito,di quella carezza sul viso e sul petto ad entrarci dentro..e quelle voci di cui il suono non mi ricordo più che mi dicevano qualcosa,qualsiasi cosa..ma che mi facessero sentire Serena e spensierata,di quella felicità rara che pure se dura un breve istante mi avrebbe fatta sentire meno vuota..come se tutto tornasse apposto e a bastarmi. ♡