Oscurità

l'ultima casa


da piccolo in città arrivò il tifo, così mi mandarono in un piccolo paese fra strane colline piene di miniere abbandonate, ci sia arrivava con una carro a cavalli. Era un paese antico e decaduto con strane case dal tetto a punta. Non mi piaceva stare li volevo andare tornare al più presto, ero ospite di una donna  brusca e scostante. Non c'erano  bambini nel paese, non avevo nessuno per giocare e così giravo. La gente vestiva di nero, mi dissero che per via dell miniere nessuno vestiva mai di chiaro. Poi nell'i alcuni pozzi risalivano veleni tali che non si poteva bere o lavare e chi lo faceva ammalava e moriva. C' era un vecchio che abitava nell' Ultima Casa Dove Finiva la Strada. Dicevano che era il padrone delle miniere e del paese. La sua casa era la più grande e quella con il tetto più alto e a punta e anche così  da lontano dominava il paese. Mi avevano proibito di avvicinarmi, ma quella magione tetra mi attirava come una calamita sebbene a fissarla a lungo desse una sensazione sgradevole e un orrore indefinibile. C'era stato un temporale quella notte dietro le colline e la vecchia aveva fatto scongiuri e il vecchio diceva che non erano tuoni ma Discorsi Orribili delle Creature.Tuttavia la mattina dopo c'era il sole qualche nuvoletta nel cielo limpido e mi avventurai per il paese. So che qualcosa titillò la mia attenzione, era quella casa dal tetto a cono che quel mattino sembrava più alto e minaccioso eppure sembra va chiamarmi "Vieni, vieni" Chissà  perchè attesi che nessuno mi vedesse, cosa facile perchè il paese sembrava più deserto del solito e porte e finestre più sbarrate che mai come per ripararsi da nemici invisibili. Allora procedetti verso la  Casa...