Oscurità

l'ultima casa 4


Cominciavo a comprendere perchè nel paese credessero i tuoni dei Discorsi Infernali. Il vecchio girò lo sguardo verso di me "vogliono sapere chi sei e perchè sei qui, se sei un Inviato" scossi il capo, la cosa ancorchè raggelante assumeva sfumature grottesche. Il suolo vibrò ancora e dalla casa provenne un orribile gemito che tradussi come un verso di incertezza, ogni cosa su quel prato era inverosimile eppure sembrava adattarsi in un significato più ampio e perverso, non di questa terra; il vecchio riprese il suo instancabile quanto demeziale lavoro ed io esitando arretrai verso il cancello che si schiuse un attimo e si richiuse con l'orrido cigolio ed un clangore odioso. Non uscirai ora sembrò dirmi. C'era una siepe altissima che faceva da cinta e congetturai che in qualche punto fosse schiusa verso la strada e, un occhio al vecchio, peraltro dedito al suo lavoro come sotto ipnosi, cominciai la mia lenta ricognizione verso una possibile via di fuga. Avevo individuato una specie di varco quando il vecchio diede una spinta furiosa al vaglio che cominciò a ruotare a velocità inverosimile e con un rumore mostruoso, "Nooo" esclamò con un gorgoglìo roco da far accapponare la pelle  "non te ne andrai, chiunque tu sia!" disse indicandomi con un dito nero e accusatore e balzando verso di me. Dovetti cambiare direzione più e più volte come facevo sul campo sportivo con la differenza che lottavo per la mia  vita invece di recare il pallone di cuoio per un punto. Saltavo da un mucchio di minerale all'altro e zig-zaando giunsi alla fornace dove ribolliva la mefitica siviera e mi appesi alla leva che serviva a versarla "Nooo" ruggì alncora il vecchio, ma era troppo tardi, il metallo rovente  già si riversava sul terreno sibilando e incendiando l'erba secca e scorrendo verso i mucchi di minerale grezzo che si accesse con una vampa accecante. Intanto dalla casa provenivano un trapestio infernale e un altrettanto infernale barrito al quale faceva eco il rombo pulsante dalle colline, come un proiettile compii il periplo del giardino fino agiungere la varco intravisto prima nel quale mi infilai a costo di graffiarmi a sangue. L'ultima immagine che mi rimase impressa furono le fiamme altissime e sfrigolanti estese a tutta la proprietà fino alle colline e il braccio e la mano ad artiglio del vecchio che sporgeva ad artiglio dal varco della siepe per lui impossibile da superare e le sue urla demoniache.