Oscurità

Il Segreto della Collina.


al villaggio vicino al bosco fra le donne fiorivano segreti conciliaboli e fervevano preparativi, mentre  gli uomini come sempre lavoravano  la terra, utimando le semine dei cereali e le colture dell'inverno e accudivano  i pochi animali da latte, fra le donne della comunità erano viaggiavano discorsi a mezza voce, sussurri, elenchi di cose da fare e portare, ma tutto senza clamore ed all'insaputa degli uomini. Kayleigh era una donna bionda che viveva nell'ultima casa prima del bosco dove c'era abbondanza di erbe  medicamentose che lei conosceva, raccoglieva ed essiccava per le sue sapienti pozioni e tinture. Altre due donne del paese la raggiunsero e dopo i saluti  chiesero " è per stanotte?"Si rispose Kay " la collina  ha proiettato la sua ombra netta sul villaggio e come predice la tradizione..sarà per stanotte.." "Gli uomini hanno intuito qualcosa..." "Placate i vostri uomini  come amano essere placati  e come sappiamo ben fare, come sempre dopo dormiranno come ghiri..se volete posso darvi una delle mie pozioni soporifere..sufficiente una stilla nel vino" Kay andò nel suo laboratorio e ritornò con alcune boccette che distribuì fra le donne che le presero e ringraziarono e lei le congedò : " a stanotte, sorelle..."sorrise Kay. Stella la figioletta undicenne  si avvicinò alla madre " potrò esserci anch' io?" Kay sorrise "no per quest'anno no, non sei ancora pronta, dovrai essere più grandicella."  Randolph, l'altro figlio che andava per i tredici sbuffò irritato " cose di donne"  Kayleigh gli pose le mani sulle spalle "tu sei un giovane uomo e siccome come tutti abbiamo differenze, a te spetteranno altre responsabilità non meno importanti, ma ricorda, nel cosmo esistono più cose di quante ne potremmo mai conoscere ed  è la nostra umiltà nel riconoscere che non conosciamo nulla  e dobbiamo apprendere  tutto che ci fa progredire." rassicurato l'adolescente  Kay ritornò alle sue attività ed ai suoi preparativi...Era buio e c'era quiete nel villaggio, qualche porta si schiudeva e tutte le donne in età fertile del villaggio silenziose e con brevi richiami sottovoce si riunivano a coppie, a piccoli gruppi: madri e figlie, sorelle, cugine ed amiche mano nella mano avviandosi sul sentiero verso la collina, alla luce della luna piena che rendeva argenttee le foglie degli alberi. Il bosco attendeva oscuro e  silente l'arrivo delle femmine, come per accoglierle e proteggerle e custodire i loro segreti. Kayleigh sulla vetta della collina le attendeva dal crepuscolo, disegnando un grande pentacolo e meditando e invocando preparava la cerimonia, e via via che le donne arrivavano proseguivano il canto in una lingua antichissima, tramandata di madre in figlia.  Ora c'erano  tutte e la foresta risuonava delle loro voci, dal contralto al soprano. Kay sollevò le braccia ed il canto si spense piano piano. "Sorelle,invochiamo lo spirito di Quelli di Prima, gli abitanti del Cosmo!""Invochiamo!" "prepariamoci!" Kay per prima sciolse i lacci del suo mantello di seta che le scivolò lungo il corpo e cadde ai piedi e così le altre. Ora la cima della collina pareva illuminta dal lieve riflesso di decine di corpi candidi che si distesero in attesa e di nuovo il canto risuonò e poi si spense. Pochi istanti e la luna si oscurò brevemente in un frullare di grandi ali e corpi robusti e muscolosi che si posarono leggeri e possenti sui corpi schiusi delle donne che li attendevano. Presto un dolce brusio si sparse nel bosco, un lieve indefinito scambio di sussurri, di baci, di dolci contatti di corpi, caldi sospiri e gemiti. Quale prima quale dopo, quale con piccoli strilli acuti, quale con profondi gemiti dal più profondo del corpo ogni donna cedette al piacere. Anche Kayleigh strinse l'essere che la abbracciava, percepiva la forza dei suoi muscoli, la passione istintiva, l'amore irresistibile che promanava da lui, come un fluido mistico attraverso la pelle ed i suoi baci, resistette a schiudere gli occhi per timore di caderne ammaliata, come le era accaduto la prima volta che era stata ammessa al rito e poi per lunghi mesi aveva vagato soffrendo di nostalgia, ma un po' li socchiuse solo per gemere e cadere innamorata e provare uno sconvolgente piacere. Come ad un segnale anche le altre gridarono per un dolcissimo ed inarrestabile flutto di piacere e poi giacquero ilari, gioiose e nostalgiche, scambiando baci con le entità che le avevano amate.  Ora le entità si levavano nuovamente in volo e le donne godevano nel ricordo dell'amplesso appena concluso, pigre e sospirose, rabbrividendo nel freddo della notte,cercando al tatto le loro vesti. Ora discendevano la collina, ilari, quasi immemori di quanto era accaduto ma conservando un ricordo di piacere e sublime dolcezza. Anche Kayleigh scendeva buona ultima assieme a due amiche, non c'erano molte parole, si salutarono alla casa. Era giorno fatto quando i figli di Kayleigh la destarono impazienti e Stella la figliola notò " hai una piumetta fra i capelli, morbida morbida, sembra d'ang.." Kayleigh le chiuse le labbra con l'indice "sc... tesoro... " un giorno avrebbe dovuto tenerle "il discorso" e spiegarle tutto del Segreto della Collina, ma c'era tempo.