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Post n°6 pubblicato il 24 Aprile 2012 da HPLoveCraft_E
Tutto si confonde nei mieri ricordi da questo punto in avanti, ricordo di aver incrociato gente del paese che avrebbe voluto dare una mano ma non osava spingersi oltre l'intrico che mascherava il sentiero e dove calore e riverbero delle fiamme frenavano anche i più volenterosi; scoppi vulcanici generavano tizzoni che ricadevano persino nel villaggio e la gente trovò più logico occuparsi dell proprie case e di innaffiare i tetti che del rogo principale. So che mi ritrovai a casa dei parenti nella vasca mentre il paese si affannava a difendersi dalle fiamme che si spensero nel pomeriggio tardi anche per l'arrivo di una forte inatteso temporale che proseguì fino a notte. La mattina dopo mi proibirono di levarmi dal letto, ma non ce ne sarebbe stato bisogno poichè ero sfinito e ammaccato e rosso di disinfettante applicato ovunque. Chiesi alla vecchia cosa era stato "Più nulla" rispose e non capivo se e quanto fosse orripilata o rallegrata poichè le cose non erano finite con il rogo. Il marito raccontava che la zona dell'incendio impaludava e traboccava di reflui neri disgustosi e stavano arginando il sentiero, però i miasmi già ammorbavano il paese. L'epidemia infatti cominciò aggredendo le case più vicine. Ricordo che mia madre venne a prendermi accompagnata da un nuovo "zio" e ritornai con loro in città e fu l'ultima volta che vidi quel paesucolo. In città le cose andavano meglio benchè passassero ancora carri grigi di morti diretti alle fosse comuni e ogni rione avesse perso un quarto dei suoi abitanti. Ma a settembre l'emergenza finì repentinamante come era cominciata. Avevamo voglia solo di dimenticare e riprendere una vita normale. Altrove tuttavia le cose non ripresereo il loro corso abituale. Il paese dei vecchi semplicemente scomparve, annientato dal morbo e i pochi sopravvissuti ne fuggirono e la strada venne sbarrata e non figura nemmeno nelle carte più dettagliate. Ora nessuno visita quel luogo desolato dove le rovine e alberi strani circondano una palude insondabile ed il temerario che osasse avvicinarsi ammalerebbe senza scampo.
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