Una vita a caso

Torno


 a casa. Sabato. Finalmente. Ma no, non c'è verso. Devo abbuffarmi, mangiare a dismisura, una cosa dopo l'altra; devo sentire lo stomaco che scoppia, pineo fino all'orlo; devo urlare di dolore perchè i muscoli delle mandibole implorano pietà. Ma le mani continuano a introdurre cibo nella bocca, e ancora, ancora, senza sosta. Non rendersi conto di ciò che si ingurgita, abbuffarsi. Questo mi impone la mia mente irragionevole. Tutto, dolce, salato, perde la sua connotazione, la sua consistenza, e si riduce a semplice "cosa commestibile." E poi ecco, la rabbia. Il senso di colpa. La voglia di infilarsi due dita in gola e vomitare quella roba. Ma no, stavolta no. Cerco di fermarmi. E penso.Non capisco. Come si possa continuare a mandare avanti i nostri obiettivi, se giorno dopo giorno vediamo tutti i valori cadere dinanzi a noi. Mi volete spiegare che cosa ci è rimasto? Un governo che fa tranquillamente i propri interessi e non si cura dell'istruzione e della sanità, ma anzi le penalizza, quasi che fossero i due settori meno importanti per lo sviluppo di un Paese. Accendo la televisione. Morti. Morti. Morti. Ancora morti. Sempre e solo morti. C'è notizia dove ci sono morti. Morti sul lavoro. Morti in guerra. Morti ammazzati. E più è grave, più è spettacolare e più fa notizia.L'amarezza cresce, e con lei diventa ancora più pressante la domanda: PerchE'?Sono incazzata. Sì. Terribilmente incazzata. Con tutto. Ho davanti un futuro del cazzo. Scusate il termine; anzi, no. Non mi scuso. Questo è il mio blog, e se sono incazzata posso dire tutte le parole che voglio. Cazzo. Il futuro è una minaccia. E se l'Università mi viene a costare 10000 Euro? E se poi non troverò neanche lavoro? Quale "meravigliosa" vita ho davanti? La voglia di andare all'Estero si fa sentire più del solito. E se fosse davvero la decisione giusta? Non so. Il problema è che è troppo facile fare così. E' troppo facile andarsene da un Paese in rovina. Troppo facile fuggire, lasciando che le cose vadano così senza nemmeno provare a cambiare qualcosa. Lo sanno fare tutti, questo. Ma io non credo sia la scelta giusta.  Almeno voglio provare a dare il mio contributo, qui.