Una vita a caso

Post N° 41


"Se togliamo la parola "Dio" dal Medioevo, quando l'arte era arte sacra, la letteratura era inferno, purgatorio e paradiso, persino la donna era donna-angelo, non capiamo nulla di quell'epoca, mentre tolta la parola "Dio", la nostra epoca si lascia comprendere benissimo, meno forse se togliamo la parola "denaro" o la parola "tecnica". Quindi Dio non fa più mondo, non lo crea più. Dio è morto." (Umberto Galimberti)Bella riflessione, certo.Conclusione affrettata. Forse.In ogni caso, è una frase che fa pensare.Da qualche tempo ho smesso di credere che Dio sia davvero morto. Dio esiste, in ognuno di noi, qualsiasi sia il modo in cui lo concepiamo.Personalmente, non penso che abbia un aspetto simile all'uomo. Mi piace immaginarlo come qualcosa d'illimitato e grandioso, qualcosa che può essere costituito da materia, ma magari da una materia che non ha determinazione. Un intelletto universale che dà ordine al Mondo.Perchè, in fondo, qualcos'altro deve esistere. Per forza. Non possiamo essere soltanto miliardi di esseri che nascono e muoiono così per caso. Scusate per la banalità del linguaggio.In ogni caso, pensateci.
ggggAuguro a tutti buone feste...