Giorni e nuvole

A occhi larghi e respiro fumante


 ..........Un rifugio del re dei camosci era sotto un mugo, scavato da lui stesso con le corna e le zampe. Era un'arte sconosciuta al branco, lui l'aveva imparato per nascondersi. La sua specie sapeva grattare la neve con gli zoccoli per cercare un pò di erba sbiadita.Lui aveva imparato a smuovere la terra.Si era infilato sotto un mugo la prima volta per sfuggire all'odore di un uomo vicino. Quando era passato aveva tolto dei sassi con le zampe e si era ricavato un buon riparo.Sotto il tetto di rami alzava il muso di notte verso il tetto del cielo, un ghiaione di sassi illuminati. A occhi larghi e respiro fumante fissava le costellazioni, in cui gli uomini stravedono figure di animali, l'aquila, l'orsa, lo lo scorpione, il toro.Lui ci vedeva i frantumi staccati dai fulmini e i fiocchi di neve sopra il pelo nero di sua madre, il giorno che era fuggito da lei con la sorella, lontano dal suo corpo abbattuto.D'estate le stelle cadevano a briciole, ardevano in volo spegendosi sui prati.Allora andava da quelle cadute vicino a leccarle.Il re assaggiava il sale delle stelle. da Il peso della farfalla di E. De Luca.......... .................