l'occhio del falco

Ascensionali


Tante volte mi sono trovato in termica con poiane, cicogne, gabbiani, aquile e persino alianti, aquiloni monofilo e aeroplanini di carta. Senza intralcio, tutti veleggiatori nella stessa corrente di aria, in virata. Non è affar di poco esser presi dalla potente spinta verso l'alto di una colonna di aria calda, rischi di essere frullato via mentre sfiori il ventre della nuvola di calore che il sole ha generato sposando un chirchiaro, il costone roccioso suggestivo di letteratura. Così plani in cerca di una nuova spirale dal fondovalle, fin su, di nuovo, poi ai tremila metri e poi giù di nuovo in picchiata. Ali spiegate, ferme.Senza il vento non ci sarebbero onde. Senza vento non ci sarebbero voli in silenzio.Se un volatore vede le cime dei montiun falco vede il il cielo più che la terra, senza rumore, senza pauraguadagna quota in fretta diventa un puntino, poi si confonde con il cielo e scompare.E lu cuccu ci dissi a li cuccuotti a lu chiarchiaru ni vidiemmo tuttiFalco