occhiodivolpe

noel d antan


 ... non brezze tiepide e arie immote ma diacci zigomi paralizzati , morder il freddo i piedi , i giorni nel trambusto della festa e le scorrerie di branchi d amici e consorterie di cugini ... da cassetti e scatoli risalir di pastori e contadine , riveder cicci bacco e benino , l osterie coi tavoli di festa , e i venditori di verdure e pesci , di salumi e carni , il pescator solitario sul laghetto alla novena i figuri rozzi , brache di panno e farsetti in pelle , la ciaramella coi suoni stridenti e l altro con l otre stretto nell ìncavo del braccio , figure mitologich offerte all occhio dei bimbi trapassanti i giorni dell attea ...i tavoli affollati , sul bordo il mento ad usar fagioli da cercar sui numeri .. riti familiari e lessico di natale ,  ambo , quaterna e terno , tombola e quintina , mercante in fiera , tombola russa ... numeri cader su visi chini e mani attente ...