occhiodivolpe

agosto


il calor che assale come prima mai ancor sentito , onde la pelle ardente , e non porti carezza e non ne prendi tanto la mano cuoce , e l acqua calda par che sia fredda , e non cè più sollievo ...e non respiri , ingoi : tanto pesante e densa l aria e non spontaneo nè più gratuito il respiro ma atto voluto e costretto , tanto il dispetto ad inalar quel peso e quel calore ...serpeggiar di gocce sulla pelle dopo il vermesto freddo : dall occipite colar e cader su nuca e dorso , dal cranio rigar la fronte a ispessir sopraccigli e accecare , dal petto scivolar dritte a precipitar su gambe ...qual sia stato un sottinteso mai avvertito , il corpo ormai che si libera dalla volontà che lo regolava , il corpo che patisce e suda perchè evaporar gli faccia agio , e si scorda di te , e a te estraneo sta per conto suo ...