occhiodivolpe

.


onde sia il possesso altro da proprietà , sì che restando questa muta e finisce l altro , e d arche di carte e pergamene , e di memorie tramonta il senso ed i sensi ...poi che dell arche privo , e per il pubblico bene le destini allo stato , e riempi scatoloni colmi a decine , e guardi vuoti scaffali e vuote vetrine , e par che quelle snaturando stipi ...sì che ciò che da bimbo sapevi ,  e quell odore di pergamene e carte , le nuances dal giallastro al bruno , ed i sigilli dei notari in carta o disegnati , o in piombo .. e le scritture del trecento  e del cinquecento ...che infin ormai lontano in armadi di metallo al buio , orfani dei luoghi adusi e di luce , orfani di chi ne sapesse lo spessor delle carte ed i colori e gli odori , orfani delle mani a  srotolare o sfogliare cercando iniziali pinte ed ornate , orfani di chi era in lor possesso ...