occhiodivolpe

calendimaggio


quando lavoro e lotte facevan di sè festa e bellezza , e lungo il Rettifilo la fiumara fin dentro la piazza esibiva di sè orgoglio e gioia , e tra le folle sfilavano i canti e le bandiere , le facce dure e le camicie buone ...il pugno chiuso e le bandiere al vento , l aria eccitata intorno pel frastuono , e farsi piccoli davanti alle migliaia , passa l Irpinia e il Sannio , la Terra di Lavoro ed il Cilento , passan le genti dei vicoli e dei monti , passavano i gruppi , e i gridi , e gli striscioni , e i balli ...facce di plebi e cuori d operai , il mento alzato e senza scorno in faccia passavano , e i nomi erano echi di battaglie , di scontri duri e di contratti vinti , di chi vince per sè , e anche per gli altri , ed anche per quelli che verranno dopo ...passa Bagnoli , gli occhi che fissan dai forni la lastra incandescente , e poi le donne dell Agro Nocerino , dalle mani spellate , giorni e notti incatenate ai lor cancelli , passano l Indesit ed Olivetti vertenze lunghe e occupazioni , ed i braccianti della Piana le braccia nerborute e i peli in petto , sbarbati a festa e un po' meravigliati , i gruppi grandi serrati e vocianti , e quelli di pochi , di grandi lotte in piccoli paesini ...passa l anarchia dalle bandiere dorate e nere , e i disoccupati organizzati a bande tra gridi e danze , e quelli della Piana che bloccarono i binari e l autostrada , e da lontano senti arrivare Pomigliano , tamburi di latta , frasi scandite e urlate , che fanno l eco in petto e fan tremar le gambe ...primo maggio passava la mitologia , a rimbombo di trombe e di tamburi , a frastuono di canti e di colori , l orgoglio della lotta alto su noi che sia vittoria o che sarà sconfitta , quella ch è pel diritto contro l ingiustizia , che rompe i polsi e non ti fa più servo ...