occhiodivolpe

PASQUA


van nel venerdì santo di paese in paese le congreghe , con i priori in testa e i crocefissi alti , e dietro gli stendardi i penitenti con le mazze e le picche , la veste bianca ed i cappucci ed i mantelli propri di ciascuna neri , o violetti , o azzurri ,  o grigi , ed amaranto , e porpora , vanno cantando per le strade a mezzo tra le campagne e i boschi ....il verde assale , a strati , a spicchi , a squille ... or cupo nei cipressi ed i carrubi , or grigio negli ulivi , or giallo nei platani e i castagni , or chiaro nelle erbe , il verde acerbo e luminoso di ciò che nasce e quello denso e maturo di ciò che non fu morto ...nell aria la luce e il fresco che muove , i colori netti e novelli che scoprono ancora il mondo , liquida varia la carezza che le colline e il mare e su la pelle sfiora ed inturgida , ed i profumi passan dalle finestre al vento ...ondan profumi dalle case , ondano fianchi di donne a far la pastafrolla , ondano i glutei e i seni , e le nude braccia ad impastar bianca farina , e rossi d uova , e burro giallo ... s alzan profumi dalle cucine di pastiere , di gran nascente e ricotta , e di millefiori , di vaniglia e cannella ....a tutti la buona pasqua .. e la primavera ...