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Prendi il treno, fai un pieno di sporcizia!


Zecche e cimici, un anno dopo.Stiamo parlando della situazione imbarazzante in cui versano i nostri treni italiani. Stavolta a gettare l’allarme è Trenitalia stessa la quale a maggio ha ingaggiato degli ispettori incaricati di controllare come stessero procedendo le operazioni di bonifica eseguite dalle ditte vincitrici degli appalti per la pulizia delle carrozze. Gli ispettori sono stati designati all’interno della società Efm (che si occupa di verifiche sulla qualità).I risultati sono stati però sconfortanti: su 261 carrozze nessuna ha superato l’esame. La pulizia infatti pare essere ancora un miraggio lontano. Sono stati visti operatori pulire i sedili con stracci sporchi imbevuti in acqua senza detersivi o disinfettanti, altri invece per affrettarsi lanciare secchiate d’acqua sulle pareti mettendo a rischi anche gli impianti elettrici. Pulizie in modo sommario e spesso senza togliere i rifiuti gettati tra sedili o al di sotto di essi. Unica nota positiva: delle cimici e delle zecche nessuna traccia. Ma è l’unico dato confortante. Trenitalia ha provveduto quindi ad inviare alle società interessate dalle ispezioni una lettera in cui si minaccia l’annullamento del contratto. Ricordiamo che sono stati investiti 630 milioni di euro per le operazioni di restyling e bonifica su 1.700 carrozze, avviate dopo lo scandalo cimici e zecche.Quale scenario si prospetta per i pendolari? Viaggi stressanti in mezzo alla sporcizia con biglietti che proporzionalmente allo sporco continuano ad aumentare o comfort e sicurezza in carrozze linde? Cambierà la situazione o l’ Italia continuerà a essere il solito fanalino di coda oggetto di barzelletta e ludibrio (a torto o a ragione) da parte degli altri paesi?