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Polemiche via blog


Botta e risposta tra Beppe Grillo che dal suo diario online polemizza sulla costruzione di una grande opera, con il ministro Pecorario Scanio. Che risponde per la stessa via A muso duro. Blog contro blog. Nell'era del digitale e della velocità in tutte le sue forme anche le polemiche sentono il vento della modernita. Ora, per manifestare il proprio dissenso, non bastano più i soliti editoriali su quotidiani e riviste. Per raggiungere tutti ci vuole ben altro: i diari online. Lo ha capito benissimo il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecorario Scanio, che dal suo blog risponde a un vero fanatico della rete, Beppe Grillo, che aveva espresso più un dubbio su una grande opera: l'autostrada Broni-Mortara.. Il caso è nato quando l'incontenibile Catone digitale, Beppe Grillo, aveva scritto un post nel quale esprimeva grosse perplessità sulla costruzione dell'autostrada Broni Mortara. Il "Grillo" del web aveva spiegato nel suo post che "lo Stato non ha soldi. le Regioni non hanno soldi. Ma continuano a spenderli". Aveva inoltre spiegato che quell'opera è inutile, non la vuole nessuno (non i sindaci dei comuni attraversati) e per realizzarla sono necessari 920 milioni di euro, oltre ai 100 per la sola fase progettuale. E aveva terminato il suo intervento chiedendosi chi ci guadagnava in questa vicenda, interpellando due ministri della Repubblica: Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture e Pecorario Scanio, ministro dell’Ambiente. Immediata la risposta del ministro Pecorario Scanio sul suo blog: «Ma veniamo alla questione della autostrada Broni-Mortara denunciata sul tuo blog. A proposito della valutazione di impatto ambientale (VIA), abbiamo contestato la legittimità della normativa della Regione Lombardia che prevede una VIA regionale sulle cosiddetta autostrade regionali, quando su queste infrastrutture la VIA deve essere nazionale. In particolar modo - su segnalazione del WWF Italia - come Ministero dell'Ambiente abbiamo inviato già dal 18 dicembre scorso una lettera al Presidente della giunta regionale della Lombardia Formigoni, alla Regione Piemonte, al Ministero delle infrastrutture, all'ANAS e all'Autorità di Vigilanza sui lavori pubblici (A. sui LL.PP.) in cui: Rileviamo come la procedura seguita per la Broni-Pavia-Mortara dalla Regione Lombardia sia in contrasto con la stessa normativa della regione Lombardia in quanto l'autostrada non si sviluppa nel solo territorio regionale, ma riguarda il territorio di due regioni, chiedendo su quest'ultimo aspetto anche alla Regione Piemonte chiarimenti in merito; Informiamo tutte le amministrazioni che il ministero ha posto un quesito sulla legittimita' della LR 9/2001 ritenendo che la legge citata sia palesemente in contrasto con le norme nazionali e comunitarie». «Inoltre, come Ministero - continua Pecoraro dal suo blog - chiediamo ad ANAS, Ministero delle Infrastrutture e A. sui LL.PP. se possano essere svolte autonomamente dalla Regione Lombardia le procedure di assegnazione delle concessioni autostradali e di definizione dei pedaggi. Questo è ciò che potevamo fare ufficialmente. Mi piace immaginare che questa posizione abbia aiutato la mobilitazione dei Sindaci dei comuni interessati». Ma al di là del merito della polemica varrebbe la pena rilevare come anche la politica si sia ormai convinta dell'importanza della rete per comunicare. La capillarità di internet consente una visibilità del messaggio che oltrepassa la solita cerchia di persone bene informate e ingloba la società civile. Inoltre, se lo si vuole, le risposte possono giungere immediate, senza dover passare per i soliti filtri che sono i classici media di antica memoria. Che non sia l'esordio di una vera democrazia popolare? Presto lo sapremo. Michel Paganini - Redazione Libero.it