I pensieri di Sariel

Ali spezzate


Mi hanno chiesto di spiegare meglio quello che ho scritto nel mio profilo, come spiegare il mistero della conoscenza, l’alchimia degli sguardi, la miscela delle emozioni, il desiderio irrefrenabile di respirare forte quel momento e poi quel profumo di perdizione, che non sempre sappiamo riconoscere.Non si può raccontare caro amico, perché certe cose non appartengono alla prevedibilità, cadono come meteoriti sul nostro percorso e incendiano gli animi e i sensi senza possibilità di fuga spazzan'do via la razionalità con un soffio rendendoci fragili e vulnerabili, ma coscenti che nulla sarà più come prima e che uno tzunami di sofferenza si nasconde dietro ad un brivido di piacere a cui ci si lascia andare.Continueremo comunque a farlo, e a rifarlo nel tempo a illuderci di sfidare una vita che in realtà non ci appartiene e che i suoi assi sono solo sassi lanciati sul nostro cuore…Ho imparato ad amare la solitudine a farne la mia inseparabile compagna è la sola che mi da quiete e serenità.Non sono tristi le mie parole, perché non c’è tristezza mentre le dico, solo consapevolezza .C'è una frase che amo molto e che rispecchia il mio io più nascosto: “C’è un grande silenzio dove non c’è mai stato suono, c’è un grande silenzio dove suono non può esserci nella fredda tomba del profondo mare”. Il fragore delle sue onde è l’unico suono che amo.